Nata nel 1993, la Transat Jacques Vabre è diventata la più lunga traversata atlantica in doppio che si articola sull’antica “rotta del caffè”. Arrivata quest’anno alla sua 15ma edizione, presenta un nuovo nome ed un nuovo percorso.
Nel 2021, la regata cambia il nome in Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre. Infatti, i membri fondatori della regata, la città di Le Havre e il gruppo JDE, vengono affiancati nell’organizzazione dell’evento dalla regione Normandia.
Il punto di partenza, ormai storico, rimane lo stesso: il bacino Paul Vatine a Le Havre, dedicato all’omonimo navigatore havrais che vinse la prima edizione in monoscafo e perse la vita, sparendo in mare, alla sua quarta partecipazione corsa a bordo di un trimarano nel 1999.
L’arrivo viene spostato, per la prima volta nella storia della regata, dal Brasile alle Antille, in Martinica a Fort-de-France.
Un’altra novità di questa edizione 2021 sono le rotte diversificate a seconda della classe dell’imbarcazione partecipante. L’obiettivo dichiarato dal Comitato di regata è che “lo sforzo sportivo sia lo stesso per tutti, perché spesso nelle regate transatlantiche le barche più piccole passano più tempo in mare”.
Quattro sono le classi ammesse alla Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre: IMOCA (22 imbarcazioni in gara), Class40 (45), Ocean Fifty (ex Multi50 – 7) e Ultime (5).
Per i Class40, 4.600 miglia (8.500 km), con passaggio obbligato ad est delle isole dell’arcipelago di Capo Verde.
Per gli Imoca e gli Ocean Fifty, 5.800 miglia (10.700 km) con una rotta che scenderà fino all’arcipelago brasiliano di Fernando de Noronha.
Gli Ultime percorreranno 7.500 miglia (13.900 km) con una rotta che aggira l’arcipelago brasiliano Trindade e Martim Vaz.
Giancarlo e Martin, il duo a bordo di Prysmian Group
Giancarlo è alla sua quarta partecipazione alla Transat Jacques Vabre, di cui ha vinto l’edizione 2015 a bordo di un Multi50 con Erwan Le Roux. Quest’anno regata per la seconda volta a bordo dell’IMOCA Prysmian Group e ha scelto come co-skipper il figarista Martin Le Pape, classe 1988.
La traversata atlantica in doppio sarà valida anche per le eventuali selezioni al Vendée Globe 2024, che si terranno nel caso in cui dovessero esserci più iscritti che posti disponibili. Per questo motivo l’obiettivo principale di Giancarlo sarà quello di completare la regata al meglio, utilizzando tutte le armi a sua disposizione. Prima fra tutte l’affidabilità di un’imbarcazione varata nel 2015, che soffre di un gap tecnologico rispetto alle imbarcazioni più recenti.
“Quest’anno abbiamo fatto solo dei lavori di manutenzione ordinaria, a parte aumentare il rake dell’albero, e abbiamo lavorato sull’ergonomia, per cercare di aumentare il comfort degli skipper, che è un elemento che influisce a suo modo nella performance.”
Al rientro in Francia, previsto per metà dicembre, Prysmian Group affronterà un cantiere invernale, durante il quale sono in progetto importanti modifiche strutturali.
Una traversata a scopo scientifico
Durante la Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre, Giancarlo e Martin si impegneranno anche in un progetto lanciato da Météo France a favore della sicurezza in mare e della climatologia. Il Team Prysmian Group, è uno dei sette che hanno aderito al piano di dispiegamento di boe meteorologiche realizzato grazie alla collaborazione con la Classe Imoca, OceanOPS e COI-Unesco.
Il progetto E-Surfmar
Il progetto, nell’ambito del programma europeo è E-Surfmar e prevede di mantenere operative 150 boe meteo tra il Nord Atlantico e l’Artico. Questo permetterà di migliorare la qualità delle previsioni meteorologiche grazie ad un aumento delle osservazioni della superficie marina, che forniscono i dati sulla pressione atmosferica i quali non possono essere rilevati dal segmento spaziale.
Queste boe, che pesano ben 22 chilogrammi, verranno imbarcate a bordo dei sette IMOCA che partecipano al progetto e verranno rilasciate nell’Oceano Atlantico tra il 10° Nord e il 16° Nord di latitudine secondo una procedura accuratamente concordata con gli scienziati e i rappresentanti del progetto.
Una traversata a scopo solidale
In occasione della Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre, Prysmian Group – storico sponsor di Giancarlo, e Electriciens sans fontiéres – la ONG che Prysmian Group ospita a bordo, hanno deciso di lanciare una nuova campagna “1 click = 1 metro”, che in passato ha permesso la realizzazione di importanti progetti di accesso all’elettricità in Senegal, Togo e Madagascar.
Come nelle precedenti edizioni, ad ogni click (like, condivisioni e commenti) sui post pubblicati sui profili Facebook e Instagram di Prysmian Ocean Racing, Prysmian Group donerà a Electriciens sans frontières, 1 metro di cavo per portare l’energia nei paesi in via di sviluppo. Fulcro dell’azione di Electriciens sans frontières è infatti la lotta contro le disuguaglianze nell’accesso all’elettricità e all’acqua nel mondo.
Il progetto sostenuto in questa occasione è quello di fornire materiale didattico agli studenti del Centro di formazione di Birkelane in Senegal; i giovani potranno così ottenere un certificato di installatore di pannelli solari fotovoltaici e sviluppare l’economia del loro Paese in maniera sostenibile.
DOMENICA 7 NOVEMBRE 2021
“Partire, senza troppe domande”
Alle 13:27 di domenica 7 novembre ha preso il via la 15° edizione della Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre. I 22 duo della categoria IMOCA (imbarcazione da 60 piedi), tra i quali quello di Prysmian Group partiranno per 5.800 miglia verso la Martinica, attraverso l’arcipelago brasiliano di Fernando de Noronha. Giancarlo Pedote e Martin Le Pape hanno lasciato ieri sera l’ultima dichiarazione prima della partenza, entusiasti e determinati. Anche un po’ filosofi.
LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2021
Un inizio difficile
Partiti ieri alle 13:27, i 79 duo iscritti alla 15° edizione della Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre hanno iniziato la regata a tutta velocità con un flusso da nord-ovest di una ventina di nodi su un mare mosso. Poi, lo stop.
Buone notizie
MARTEDÌ 9 NOVEMBRE 2021
Una dorsale da passare
“Siamo entrati in una buona routine, si è instaurato subito un buon ritmo dei turni. Non dormiamo molto, ma bene. Siamo complementari in navigazione e dobbiamo continuare così. Il poco vento ci ha comunque regalato l’incontro con i delfini che contribuisce sempre a sollevare il morale”, commenta Giancarlo, motivato a superare questa prima fase impegnativa.
La flotta della Transat Jacques Vabre si gioca il tutto e per tutto per uscire da una situazione stressante: i concorrenti in gara si trovano bloccati in una dorsale anticiclonica che si estende da Madeira a Dunkerque. Inoltre, il passaggio della piattaforma continentale, sinonimo di perturbazione delle condizioni meteo marine, complica la situazione. Tutte le imbarcazioni sembrano puntare a sud, annunciando ancora qualche giorno di battaglia nel Golfo di Biscaglia. L’obiettivo: agganciare il vento da est mentre ci si dirige a sud per sfuggire da questa zona. Quale equipaggio arriverà per primo? Questa è la domanda del giorno…
A bordo di Prysmian Group, Giancarlo e Martin stanno affrontando bene questi primi giorni di regata, in cui i concorrenti devono prendere il ritmo di sonno e veglia ed abituare il fisico, in generale, ai ritmi della vita in mare.
“Secondo giorno in regata con ritmi da Figaro. Per me è stato quasi un remake della Solitaire de Figaro con poco vento e molta corrente; quindi, delle condizioni complesse da cui stiamo uscendo bene. Siamo contenti di aver superato la punta della Bretagna, questo primo step. Ora ci apprestiamo a passare una dorsale, abbiamo vento da nord-est e stiamo andando a cercare il vento da est. Il nostro obiettivo è trovare un buon passaggio in questa dorsale per non rallentare troppo a lungo”, ha aggiunto Martin.
MERCOLEDÌ 10 NOVEMBRE 2021
Si riparte: la regata è tutta da giocare
L’opinione del meteorologo
GIOVEDÌ 11 NOVEMBRE 2021
Modalità spi attivata, al largo delle coste del Portogallo
Prysmian Group ha doppiato Capo Finisterre intorno alle 3:30 di ieri notte, scegliendo di passare al di fuori della DST cioè della Traffic Separation Device, una zona in cui viene regolamentato il traffico marittimo a causa di un elevato passaggio di navi commerciali, combinato alla difficoltà del passaggio e della navigazione in generale.
Giancarlo e Martin iniziano la loro discesa sottovento, lungo la costa portoghese, spinti da un flusso di vento da nord che soffia tra i 20 e 22 nodi.
“Navighiamo sotto spi da quando abbiamo passato il DST di Cap Finisterre. Il vento soffia a 20 / 22 nodi e il mare è piuttosto calmo: avanziamo bene ma dobbiamo stare attenti a non esplodere lo spi perché lo stiamo davvero portando al limite. Cerchiamo di mantenere delle buone velocità, intorno a 14-15 nodi. Stiamo facendo rotta a sud per restare nel vento. Il cielo è grigio, ma la temperatura inizia a salire. Tutto bene a bordo di Prysmian Group!”
Vita di bordo
“Seguiamo un ritmo di vita regolare a bordo. Abbiamo la nostra routine e i nostri appuntamenti quotidiani. Ogni giorno alle 7:30 e poi alle 19:30 arrivano i nuovi file meteo. Martin fa il routage e poi discutiamo insieme le strategie a breve, medio e lungo termine.
A volte riusciamo a mangiare insieme, altre volte da soli, a seconda delle esigenze personali. In generale abbiamo stabilito turni di un’ora ciascuno ma quando è necessario strambare o cambiare vela siamo entrambi sul ponte a lavorare”, racconta Giancarlo.
“Le giornate sono scandite dalle regolazioni, dalle manovre e dallo studio, oltre che da piccoli impegni per la comunicazione che ci permettono di condividere la nostra avventura con più persone possibili.”
Classifica
Giancarlo e Martin proseguono la loro Transat Jacques Vabre in lotta per l’ottava posizione con Maitre Coq e Group Apicil. Nella notte ci sono stati vari colpi di scena e un buon recupero di posizioni in classifica. L’umore è alto a bordo di Prysmian Group, anche se ieri sera Giancarlo e Martin erano molto dispiaciuti per Justine e Simon, skipper e co-skipper di 11th Hours – ALAKA’I, che hanno dovuto abbandonare la regata a causa della perdita dell’albero che fortunatamente non ha danneggiato l’equipaggio.
VENERDÌ 12 NOVEMBRE 2021
L’opzione sud prevale
“Navighiamo con 25 nodi di vento, randa piena e abbiamo issato lo spinnaker grande. Il mare non troppo formato ci consente ancora di usare questo spi che permette di avanzare più velocemente ma, come tutte le vele, ha un limite di range di utilizzo. Durante il punto meteo e strategia che abbiamo fatto questa mattina, avevamo pensato di andare più ad ovest, ma poi abbiamo scelto l’opzione di navigare verso sud per coprire la rotta dei nostri avversari diretti: Fortinet – Best Western e Maitre Coq.
Per ora siamo contenti della nostra posizione in classifica e soddisfatti perché da un paio di giorni, con l’arrivo del vento, abbiamo la possibilità di seguire la nostra strategia, che ci ha portato a recuperare delle posizioni. Le temperature sono più miti e stanotte non abbiamo avuto bisogno di indossare la cerata,” racconta il duo da bordo.
La flotta della Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre
Guardando la situazione dell’intera flotta , gli Ultime navigano veloci verso Capo Verde mentre una parte dei Class40 si è ritrovata bloccata in una zona senza vento 1300 miglia dietro, a Capo Finisterre.
Per gli IMOCA, Apivia che aveva monopolizzato la regata fin dall’inizio, lascia la leadership a LinkedOut che si porta in testa. Comunque tutti proseguono il loro percorso verso Madeira in un vento ancora instabile a causa dell’anticiclone posizionato a ovest della flotta.
Si susseguono le strambate e le manovre per restare sul bordo della dorsale perché più ci si avvicina all’anticiclone più il vento ruota a favore ma perde di intensità. Per questo motivo, la strategia che paga è portarsi ad ovest finché il vento è abbastanza forte per poi strambare e navigare a sud per ritrovare più pressione, come stanno facendo Giancarlo Pedote e Martin Le Pape.
Classifica
Prysmian Group naviga ora in settima posizione, seguito da Fortinet – Best Western e Maitre Cocq. Finora ha percorso 1120 miglia nautiche circa e restano ancora 4680.4 da percorrere. La velocità media di questi giorni è di 13.8 nodi.
SABATO 13 NOVEMBRE 2021
Un approccio difficile all’arcipelago delle Canarie
DOMENICA 14 NOVEMBRE 2021
Il passaggio delle isole Canarie
Classifica
PRIMA SETTIMANA
L’IMOCA Prysmian Group, condotto da Giancarlo e Martin Le Pape, ha percorso circa 2000 miglia delle 5800 previste dal percorso teorico che quest’anno si conclude a Fort-de-France, in Martinica ed è in settima posizione.
Analisi meteorologica e strategica
La regata si sta rivelando più lunga del previsto: il routage fatto sulla media delle ultime dieci edizioni, stimava l’arrivo degli IMOCA tra il 17° e 20° giorno di navigazione. La causa di questo ritardo è una situazione meteorologica piuttosto inedita con un’inversione completa dei sistemi: un anticiclone posizionato molto a nord, delle depressioni collocate molto a sud, sulle Azzorre, e alcune depressioni tropicali e secondarie molto instabili ed isolate presenti nel mezzo dell’Atlantico.
Questi fenomeni hanno reso variabile ed incostante quello che di solito è il vento protagonista della Transat Jacques Vabre: l’Aliseo, un vento caratteristico dell’Atlantico Nord, che normalmente spira in autunno/inverno da nord-est, ma che necessita di una situazione meteorologica particolare per installarsi stabilmente.
La flotta degli IMOCA, divisa in due gruppi seguiti da una coda, ha passato quasi interamente le isole Canarie. Prysmian Group si trova attualmente in settima posizione, in testa al secondo gruppo e nella notte ha guadagnato ancora distacco sui diretti inseguitori, Fortinet – Best Western e MaitreCoq.
Come il resto del loro gruppo, il duo italo francese naviga vicino alle coste africane, per beneficiare dei venti generati dalla pressione che viene da terra, ma presto dovrà spostarsi a ovest per poi affrontare il Pot au Noir o zona di convergenza intertropicale, punto strategico per le condizioni meteorologiche instabili e di difficile interpretazione.
I commenti
“Il bilancio dall’inizio della regata è piuttosto positivo: stiamo riuscendo a mantenerci nelle velocità target della barca e, a livello della traiettoria, le scelte sono state positive. Martin è davvero concentrato sulla navigazione. Ci svegliamo spesso anche nei nostri turni di riposo per condividere dubbi, porci domande, fare e rifare delle scelte: è un modo di lavorare collaborativo e quello che spero è che riusciremo a continuare così, come stiamo facendo, fino all’arrivo. Né più, né meno”, commenta Giancarlo, interrogato a bordo di Prysmian Group.
“Fin dall’inizio della regata, Giancarlo e Martin hanno gestito bene la strategia. Nel golfo di Biscaglia bisognava scegliere tra varie opzioni. Secondo me, hanno navigato bene, privilegiando una rotta a volte diversa da quella degli altri concorrenti, per sfruttare al meglio l’imbarcazione che hanno a disposizione”, ha dichiarato Tanguy Laglatin, allenatore di Giancarlo dai tempi dei Mini, che ha proseguito commentando la sua performance e quella di Martin: “Hanno incontrato diverse “ondate” di Aliseo, con delle fasi più o meno forti di vento da nord-est.
Due, tre giorni fa il flusso dell’Aliseo si è interrotto creando una situazione complessa proprio al passaggio delle Canarie. Prysmian Group ha dovuto navigare in venti leggeri ma ha passato l’arcipelago canario con una buona strategia, guadagnando e rafforzando la posizione rispetto agli avversari.”
Questione d’intesa
Importante per la performance è anche l’intesa creata tra i due navigatori. “L’umore a bordo è alto: Martin ed io ci intendiamo bene, ci divertiamo, anche se cerchiamo soprattutto e innanzitutto di far avanzare la barca velocemente e nella giusta direzione,” commenta Giancarlo.
“Mi sento bene in mare. Dopo un Vendée Globe, è veramente bello navigare di nuovo in una traversata atlantica che si sta rivelando più lunga del previsto. Le differenze, per quanto riguarda le emozioni che vivo, sono sicuramente legate al fatto che in un Vendée Globe sei da solo per cui tutto il vissuto è più forte e più intenso. Ti trovi in uno stato di fatica importante e costante, mentre ora possiamo aiutarci, facciamo le cose in due ed è più semplice.”
I prossimi giorni
“L’aliseo rinforzerà fino a mercoledì. In queste condizioni esistono due possibilità: andare a cercare l’accelerazione del vento verso Cap Blanc, tenendosi vicini alla costa africana per poi navigare in una parabola verso l’entrata della zona del Pot au Noir, come stanno facendo Initiative Coeur e Charal, oppure fare come Apivia e spostarsi subito a ovest per cercare il passaggio della zona di convergenza intertropicale che si situa abitualmente a 28°-30° ovest e 10° nord ma che gli IMOCA potrebbero incontrare più a est”, spiega Tanguy Leglatin.
Mercoledì sera è annunciata un’altra interruzione dell’aliseo a largo di Capo Verde: se questo fenomeno interesserà la flotta o meno, dipenderà da quanto le imbarcazioni riusciranno a spingersi verso sud.
“In questa situazione è necessario trovare un equilibrio tra il fare rotta a sud per restare nel vento, e lo spostarsi a ovest, per raggiungere il miglior punto di passaggio attraverso il Pot au Noir”, conclude l’allenatore.
La strategia a bordo di Prysmian Group
“Sappiamo che a un certo punto dovremo strambare per spostarci verso ovest e passare il Pot au Noir, ma per il momento preferiamo restare a est perché il vento è più forte e vogliamo andare veloci. Siamo soddisfatti della nostra posizione e speriamo che non verremo penalizzati nel momento in cui dovremo spostarci verso ovest.
L’obiettivo per Prysmian Group è quello di sempre: andare il più veloce possibile, nella giusta traiettoria. Siamo contenti di quanto siamo riusciti a fare e vogliamo continuare così: mantenere le buone dinamiche che si sono create a bordo, restare sempre in ascolto della barca e analizzare la meteo,” dichiara, infine, Giancarlo Pedote.
MARTEDÌ 16 NOVEMBRE 2021
Il passaggio di Capo Verde
“Abbiamo passato una notte tranquilla con 15 nodi di vento e mare piatto, navigando con un’andatura piuttosto rapida. Siamo soddisfatti perché abbiamo guadagnato ancora miglia sui nostri diretti concorrenti, ma restiamo concentrati: obiettivo della giornata è il passaggio dell’arcipelago di Capo Verde. Mancano circa 240 miglia e stiamo studiando come superare al meglio questo nuovo punto strategico.”
La flotta degli IMOCA è ancora divisa in due gruppi: il gruppo di testa ha già raggiunto le isole di Capo Verde, mentre il secondo gruppo, condotto da Prysmian Group, naviga ancora vicino alla costa africana e si sta dirigendo verso ovest, per passare l’arcipelago ed entrare nella zona del Pot au Noir.
Le condizioni del vento sono più leggere e gli skipper sono impegnati costantemente a regolare le vele, i foil e fare il matossage (spostare i pesi a bordo) per mantenere la loro posizione o cercare di guadagnare miglia sugli avversari. In generale, tutti stanno cercando di ridurre il gap laterale, portandosi ad ovest, in modo da diminuire il rischio di perdere terreno sugli inseguitori.
Il Pot au Noir sarà un passaggio chiave, che potrà riservare ancora delle sorprese e cambiamenti nella classifica generale.
Classifica
Prysmian Group naviga in settima posizione, in testa al secondo gruppo della flotta degli IMOCA Globe Series Ha percorso circa 2170 miglia e restano 3630 da percorrere (calcolati sulla rotta teorica).
MERCOLEDÌ 17 NOVEMBRE 2021
La zona di convergenza intertropicale
Classifica
GIOVEDÌ 18 NOVEMBRE 2021
Verso il Pot au Noir
“Abbiamo passato una notte calma, anche troppo calma. Vorremmo superare questa zona di bonaccia che ci tiene con i nervi a fior di pelle perché è frustrante vedere gli altri concorrenti che si avvicinano da dietro senza poter fare granché. Ma sappiamo che fa tutto parte del gioco.
Il Pot au Noir che presto affronteremo, è sempre una grande incognita per la variabilità degli elementi. Rischiamo di veder sparire il vantaggio duramente conquistato sugli altri, ma speriamo anche di ritrovare il vento. L’obiettivo del giorno è identificare “la porta di ingresso”, cioè il punto migliore che ci permeterà di passare rapidamente nel regime d’aliseo dell’emisfero sud.
La strategia degli inseguitori sarà quella di mettersi sulla nostra rotta per vedere cosa ci accade e, se finiamo in un buco di vento, ci gireranno intorno. Sembra una strategia un po’ crudele ma questo il rischio che si corre in una posizione come la nostra: in testa ad una parte della flotta.
Non vediamo l’ora di passare il Pot au Noir per proseguire più spediti verso la meta e cercheremo di superare al meglio questo punto chiave della regata.”
Situazione nella flotta degli IMOCA
L’intera flotta degli IMOCA Class si estende in mille miglia circa di mare, questa la distanza lineare tra il primo e l’ultimo. In testa, LinkedOut mantiene la leadership ormai da due giorni e sta guadagnando miglia su Charal e Apivia.
Al momento i primi IMOCA ad approcciarsi al Pot au Noir non ne sono stati troppo rallentati, ma sembra che per il secondo gruppo, quello di cui fanno parte Giancarlo Pedote e Martin, la zona di convergenza intertropicale si presenti piuttosto estesa, intorno alle 250 miglia, con condizioni meno clementi e più complesse.
Classifica
Prysmian Group naviga in settima posizione, le miglia percorse sono 2680, restanti 3120, quindi non è, in distanza lineare e teorica, ancora a metà del percorso.
VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2021
La lotteria del Pot au Noir
“La notte è stata difficile, ci siamo giocati la lotteria del Pot au noir, che però non ci ha favorito. Gli altri concorrenti ci sono passati da ovest quando abbiamo preso una grande nuvola che ci ha lasciato senza vento. Ora siamo concentrati sulla regata, siamo comunque sempre a stretto contatto con le altre imbarcazioni. Navighiamo nelle condizioni e nel paesaggio tipico del Pot au noir con nuvole e vento instabile.”
Mentre gran parte della flotta degli IMOCA Globe Series sta lottando o deve ancora entrare nella zona di convergenza intertropicale, in testa, a 300 miglia dal passaggio obbligato per Fernando de Norhona, LinkedOut, Apivia e Charal sembra intravvedano già l’uscita di questo passaggio complesso.
Il duo a bordo di Prysmian Group dovrà superare ancora 300 miglia almeno per ritrovare una corrente di vento con più pressione.
Classifica
Prysmian Group naviga in decima posizione, 2850 sono le miglia percorse e 2950 mancanti (su una rotta teorica).
SABATO 20 NOVEMBRE 2021
“Siamo dispiaciuti di aver perso tre posizioni nel Pot au Noir. Ma riflettendo tra noi avrebbe potuto essere anche peggio. Credo che siamo quasi usciti dalla zona di convergenza intertropicale, anche se vediamo ancora delle nuvole tipiche di questa area. Comunque, è stato un passaggio laborioso.
Non ci saranno molte opzioni tattiche usciti dal Pot au Noir: prua su Fernando de Norhona, dovremo strambare per risalire la costa brasiliana ma sarà importante far correre la barca. Risalendo poi verso la Martinica, passeremo di nuovo per la zona di convergenza ma speriamo sia un passaggio più fluido.
Viviamo il momento e restiamo concentrati.”
In testa alla flotta degli IMOCA, LinkedOut ha superato per primo Fernando de Noronha, ieri sera alle 22:22 GMT. Continua la lotta per la leadership e i primi tre che navigano a distanza ravvicinata, circa 75 miglia tra loro sono impegnati nella risalita della costa del Brasile. Un vento da est – sud est li costringerà a diverse strambate, per evitare l’ampia DST, zona proibita alla navigazione.
Classifica
Prysmian Group, a 500 miglia circa da Fernando de Norhona, si trova in decima posizione, 2590 miglia percorse e 3210 (In linea teorica) per l’arrivo in Martinica.
DOMENICA 21 NOVEMBRE
Classifica
LUNEDÌ 22 NOVEMBRE 2021
“Abbiamo girato l’isola di Fernando de Noroñha, uno dei punti obbligatori del percorso. Direzione Martinica. Le condizioni non sono semplici, oltre 25 nodi di vento: stiamo navigando con lo spi grande per cercare di avanzare il più possibile e recuperare sulle imbarcazioni davanti a noi.
La barca è completamente spazzata dalle onde, a volte è difficile vedere dagli oblo. Le nuvole sono basse, abbiamo visto una bellissima alba”.
Prysmian Group, dopo aver girato l’isola di Fernando de Noroñha ieri notte intorno alle 23:00 ora italiana, naviga sempre in decima posizione, tallonando Solo Maitre Coq a neanche tre miglia di distanza, a una velocità di 18 nodi. Si sta riavvicinando alla fascia equatoriale, questa volta da sud, con l’obiettivo di riagganciare l’aliseo di Nord-Est il prima possibile e dirigersi in Martinica, a Fort-de-France, porto di arrivo, che dista meno di 2000 miglia.
Analisi meteorologica e strategica della seconda settimana
Nel corso di questa seconda settimana di regata, Prysmian Group ha attraversato vari punti chiave del percorso, quali le isole di Capo Verde e la zona di convergenza intertropicale e si prepara a un’ultima settimana nuovamente complessa, come spiega Tanguy Leglatin, allenatore di Giancarlo a Lorient:
“Negli ultimi giorni, Giancarlo e Martin hanno subìto un Pot au Noir fuori dall’ordinario, posizionato molto a est e in movimento verso sud, che li ha investiti e seguiti spostandosi più velocemente di loro, consentendo alle imbarcazioni dietro di raggiungerli. È stato invitabile: li ha accompagnati senza premettergli di trovare una velocità stabile e si è mosso più velocemente di quello che potessero fare loro.
In avvicinamento all’isola di Fernando de Noronha, sono riusciti a uscire dalle nuvole aumentando la loro velocità, ma hanno comunque trovato una situazione perturbata a causa di un Pot au Noir ormai sceso verso sud. Pot au Noir che rincontreranno ben presto con le sue attività temporalesche nella risalita delle coste brasiliane, ma che dovrebbe essere meno complesso del precedente soprattutto perché spostandosi lui a sud e loro a nord, dovrebbe durare solo un giorno.”
Situazione complessa, prima dell’arrivo
“Particolare attenzione dovrà essere messa in due passaggi successivi: primo, l’uscita del Pot au Noir, specialmente al largo dell’estuario del Rio delle Amazzoni, una zona in cui sono già presenti correnti numerose e molto forti che sicuramente influenzeranno l’andamento della regata.
Secondo passaggio, i temporali che potranno arrivare a partire da giovedì dallo Suriname e dalla Guyana, una zona molto umida, nella quale il vento perturbato annuncerà l’arrivo di un aliseo debole da nord, che tra giovedì e venerdì potrebbe spostarsi dalla Guadalupe, verso la Martinica.
Una situazione complessa, generata dalla piccola bolla depressionaria che, bloccando l’anticiclone, li segue dall’inizio della regata e li seguirà quasi fino all’arrivo”.
MARTEDÌ 23 NOVEMBRE 2021
“Stiamo attraversando un passaggio piuttosto complicato, anche a livello di classifica. Siamo di nuovo nel Pot au Noir che con i suoi temporali improvvisi rimescola le carte e le posizioni.
L’umore non è alto e, anche se stiamo facendo del nostro meglio, non siamo completamente soddisfatti. Siamo riusciti a mangiare una pasta per prendere nuove energie, e a bordo c’è una buona atmosfera, ci intendiamo bene e stiamo facendo un gran lavoro di squadra per superare insieme queste situazioni snervanti.
L’obiettivo ora è cercare di uscire prima possibile dalla zona di convergenza intertropicale per entrare nel flusso dell’aliseo dell’emisfero settentrionale e fare rotta più o meno diretta sulla Martinica. Una volta entrati nel flusso dell’aliseo non dovrebbero esserci molte strambate da fare, ma un lungo bordo mure a dritta verso l’arrivo, previsto tra circa 4-5 giorni.“
Mentre i primi tre equipaggi della classe OceanFifty, Primonial, Koesio e Leyton, hanno tagliato il traguardo nella notte di lunedì e martedì, primi dell’intera flotta della 15ma Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre e l’Ultime Maxi Edmond de Rothschild è a poche miglia dalla Martinica, per la classe IMOCA Globe Series continua la complessa risalita della costa brasiliana.
Le condizioni perturbate proseguono anche al di fuori del Pot au Noir e l’intera flotta accusa stanchezza per le continue manovre e il caldo, combattuti tra l’impazienza di arrivare a terra e il piacere della navigazione.
Classifica
Prysmian Group è in decima posizione, con ancora 1525 miglia circa (lineari e teoriche) da percorrere per raggiungere la Martinica.
MERCOLEDÌ 24 NOVEMBRE 2021
“Ieri siamo rimasti bloccati e abbiamo perso qualche miglio sui nostri diretti concorrenti ma ora siamo rientrati nel match. I temporali in questa zona sono molto aleatori ed instabili: puoi caderci dentro o no, ma non puoi sempre evitarli.
Classifica
GIOVEDÌ 25 NOVEMBRE 2021
Classifica
VENERDÌ 26 NOVEMBRE 2021
Classifica
SABATO 27 NOVEMBRE
Meno 250 miglia: non è ancora tempo di fare un bilancio
Il commento di Martin
Classifica
DOMENICA 28 NOVEMBRE
L’arrivo: i primi commenti e dichiarazioni
Giancarlo e Martin Le Pape hanno tagliato il traguardo della 15ma edizione della Transat Jacques Vabre Normandie Le Havrealle 8:44 (ora italiana), in sesta posizione nella categoria IMOCA. Uno splendido risultato per il duo a bordo di Prysmian Group che nel corso delle 5.800 miglia teoriche della regata ha mantenuto un’ottima rotta, è riuscito a sfruttare al meglio il potenziale dell’imbarcazione e a tenere il passo dei grandi foiler, ma soprattutto ha lavorato con piena fiducia reciproca, ottenendo il massimo della performance.
“Considerando il livello dei concorrenti e il poco tempo passato insieme prima della partenza, questo sesto posto ha dell’incredibile! Il momento del passaggio della linea è stato molto emozionante per entrambi!”, ha commentato Giancarlo.
“Alla partenza a Le Havre, stimavamo che concludere nella Top 10 sarebbe già stata un’ottima prestazione. Siamo incredibilmente felici di aver concluso sesti, felici e commossi. Abbiamo anche versato qualche lacrima quando siamo arrivati. La gara è stata estenuante. Ventun giorni in mare non sono un’impresa da poco, anche se ci siamo divertiti molto a navigare insieme”, ha confermato Martin.
Cercare di competere con gli IMOCA di ultima generazione tecnologicamente più avanzati ha richiesto il massimo impegno da parte dei navigatori che si sono prodigati con determinazione inesauribile e massima abnegazione. “Abbiamo dato il massimo dall’inizio alla fine. La regata è stata molto interessante anche se la meteorologia atipica, e attraversare due volte il Pot au Noir con le sue stasi è stato complesso. Siamo riusciti a fare una buona strategia nei passaggi chiave di Fromveur (tra l’arcipelago di Molène e l’isola di Ouessant, nel mer d’Iroise – ndr), Raz de Sein e alle Canarie, dove abbiamo cercato di cogliere al meglio ogni opportunità che si presentava per poter avanzare. Abbiamo regolato la barca continuamente, spostando ogni volta i pesi a bordo e questo ci ha consentito di mantenere la barca quasi sempre nelle velocità “target””, ha commentato lo skipper di Prysmian Group.
L’intesa, una chiave per il successo
Un’attenta strategia e un impegno costante a raggiungere e mantenere le andature più veloci possibili, la buona intesa a bordo con il co-skipper Martin Le Pape e un’assoluta determinazione, hanno portato al risultato raggiunto.
“In termini di dinamiche a bordo, non avrei potuto chiedere di meglio. Siamo stati in sintonia dall’inizio alla fine. La comunicazione tra di noi è sempre stata fluida e i compiti erano distribuiti in maniera chiara e bilanciata. Martin ha fatto un ottimo lavoro di routage e tattica e io ho potuto concentrarmi completamente sul far esprimere al meglio il potenziale della barca. C’è sempre stata una bella atmosfera a bordo e un ottimo stato d’animo. Abbiamo davvero lavorato in armonia!”, ha dichiarato Giancarlo Pedote all’arrivo.
“È stato un piacere navigare insieme. Avevamo piena fiducia uno nell’altro, eravamo complementari e complici. Oserei dire uno stato di grazia, non semplice da ottenere in regata. Sono molto felice di aver potuto vivere questa esperienza, di aver potuto esprimermi al meglio sul piano navigazione e anche felice di avere un nuovo amico”, ha concluso Martin Le Pape.