Dopo tre settimane di regate e quasi il 25% delle 21.638 miglia previste dal Vendée Globe sulla scia, Giancarlo si affaccia al Grande Sud e vede la longitudine di Buona Speranza incombere all’orizzonte. Non appena avrà doppiato il primo dei tre grandi capi del suo giro del mondo, lo skipper di Prysmian Group entrerà nell’Oceano Indiano. In quello che viene ufficialmente riconosciuto come il Grande Sud, nonostante sia già da qualche giorno nel 40° parallelo, in compagnia degli enormi albatros. Davanti a lui si apre quindi un oceano difficile ma affascinante. Un territorio sfuggente, misterioso. Un luogo che bisogna vedere per conoscerlo e vivere per poterlo descrivere.
Navigare nell’Oceano Indiano e nel Pacifico meridionale è diverso da qualsiasi altra navigazione. Sistemi meteorologici a bassa pressione, isolamento, ghiaccio, cielo e Oceano grigio… tutto ciò che caratterizza questo deserto marittimo rende le condizioni estreme.
“L’aria è molto compatta e le temperature si sono abbassate molto. Ci sono tanti albatros intorno alla barca: senza dubbio è il Grande Sud e sto cominciando a capire le storie di chi mi ha raccontato la magia di questi luoghi incontaminati ”, ha commentato Giancarlo lunedì mattina, durante uno scambio con la sua squadra, consapevole che entrare in queste regioni segna l’inizio di una lunga traversata senza terra all’orizzonte.
Un ambiente duro, al quale è necessario adattarsi e che allo stesso tempo è necessario cercare di domare. “Ci si sente lontano da tutto qui, ma l’energia del luogo è incredibile. È pura, misteriosa e magnetica: ti fa venire voglia di continuare ad esplorare, andare a vedere cosa c’è di più avanti “. È il commento di Giancarlo, consapevole che vigilanza e anticipazione sono più che mai parole chiave per le prossime tre settimane.
“Stanotte stavo riflettendo sulla relazione tra uomo e natura. In Europa siamo riusciti a confinare la natura e abbiamo l’impressione di controllarla: rari sono i luoghi che rimangono inesplorati e rari sono le zone nelle quali è possibile restare isolati o fuori dalla portata di mano fosse solo dei soccorsi. Il Grande Sud, invece, è ancora abbastanza sconosciuto. Ci sono stati pochi viaggiatori qui. Sono poche le scie che sono state tracciate su questi mari, che rimangono relativamente inaccessibili ”.
Diventare consapevoli della forza della natura
Indubbiamente, il Grande Sud suscita fascino, alimenta paure ed è scenario di storie selvagge. “Ti rendi conto, quando sei quiì, della maestosità della natura. L’essere umano è minuscolo difronte a una tale potenza, un tale forza con onde altissime, un cielo plumbeo, i grandi ed eleganti albatros, che qui sono i padroni… ”, ha sottolineato l’unico navigatore italiano partecipante a questa incredibile regata, che continua la sua rotta con oltre 30 nodi di vento e onde di quasi quattro metri, generati di una depressione meridionale che investe il sud dell’Africa.
“Sono 24 ore che siamo nel flusso di questa depressione, con venti molto rafficati e molto instabili. Non è facile trovare le giuste impostazioni della barca, soprattutto con le attuali condizioni del mare, che sono influenzate dal fondale che si sta alzando, rendendo le onde particolarmente corte e frangenti”, ha spiegato Giancarlo, che dovrebbe trovare condizioni meno caotiche a partire da questa notte. “Ci sono ancora una dozzina di ore nelle quali sarà necessario stringere i denti. Devo continuare a fare le cose giuste per preservare il materiale. La barca è la mia sicurezza e affinchè la mia regata possa continuare, devo prendermene cura ”, ha concluso, attualmente al 10 ° posto in classifica.
19 novembre 2020 – Undicesimo giorno di regata per i navigatori solitari impegnati nella nona edizione del Vendée Globe. Mentre la flotta si estende per quasi 2.900 miglia attraverso l’Atlantico, Giancarlo ha trovato il suo ritmo. Dopo un avvio di regata “sportivo”, come lo ha più volte definitolui stesso, reso complesso dalla negoziazione di due fronti freddi e dal passaggio della tempesta tropicale Thêta, lo skipper dell’IMOCA Prysmian Group sta finalmente navigando negli Alisei, dirigendosi ad alta velocità verso l’Equatore grazie ad una situazione metereologica molto particolare: una zona di convergenza intertropicale quasi inesistente. Una manna dal cielo per Giancarlo che dovrebbe attraversare il parallelo 0 in serata, entrando così nell’emisfero australe.
“Fa molto caldo, tra i 28 ei 30 gradi in barca durante il giorno, ci sono pesci volanti e molte alghe Sargassum, e stiamo navigando con punte di 20 nodi di velocità: senza dubbio siamo dentro gli Alisei”, commenta Giancarlo, che naviga a pieno ritmo da tre giorni, andatura che gli ha permesso di risalire in 13 ° posizione e di avvicinarsi alle barche di testa.
“Questa è una fase molto importante: è necessario agganciare il giusto “vagone” per non farsi distaccare dal pacchetto di testa all’approccio dell’anticiclone di Sant’Elena. È lì, infatti, che si rischia si creino dei distacchi non più colmabili“, spiega lo skipper di Prysmian Group, che resta concentrato, positivamente, nel momento presente.
“In questo momento, va tutto bene. Non ci sono né manovre, né matossage da fare (gli spostamenti dei pesi all’interno dell’imbarcazione, necessari a bilanciare le bascule dello scafo in caso di cambi di andatura della barca, ndr). Solo qualche cambio di vele e normali regolazioni.», assicura di buon umore il marinaio fiorentino.
“Questo è solo l’inizio della maratona Vendée Globe”
Il Vendée Globe non è una regata come le altre. Si deve approcciare come una maratona, non come i 100 metri. Pedote ne è consapevole ed ha fatto e sta facendo una gestione di regata in questo senso.
“Superare il Pot au Noir come abbiamo fatto noi è letteralmente un sogno! Sappiamo per esperienza che questa zona di convergenza intertropicale è generalmente estenuante con raffiche improvvise, improvvisi cali di vento… Un vero e proprio rompicapo meteorologico nel quale è facile restare intrappolati per ore e anche giorni! Noi, come il resto della flotta fino ad ora, siamo passati veloci: è quasi incredibile “, sottolinea Giancarlo, che non può comunque ancora riposare.
“Sento già l’inizio degli alisei di Sud-Est“, annuncia lo skipper, che in questi giorni ha gestito perfettamente il suo posizionamento e la sua cavalcatura e che giovedì mattina si trovava a circa 180 miglia dall’equatore, che dovrebbe attraversare in serata o nella prima parte della notte.
“È fantastico. Sono molto contento dei miei primi undici giorni di regata, ma tengo la testa ben attaccata sulle spalle e non dimentico che la strada è molto lunga. Questo è solo l’inizio della nostra maratona. », conclude Giancarlo.
Senegal, liceo Saint Charles Lwanga: ecco il primo progetto “1 click = 1 metro” legato al Vendée Globe di Giancarlo e Prysmian Group.
Impegnati al servizio della solidarietà, Giancarlo e Prysmian Group continuano la loro iniziativa “1 click = 1 metro” volta a sostenere il lavoro di Electriciens sans frontières.
Obiettivo: eliminare le disuguaglianze nell’accesso all’elettricità e l’acqua nel mondo per dare al apossibilità a tutti di vivere una vita dignitosa e sicura.
Durante il Vendée Globe verranno portati avanti tre progetti grazie ai quali per ogni like su un post Facebook o Instagram di Prysmian Ocean Racing, Prysmian Group donerà un metro di cavo a Électriciens sans frontières per realizzare la sua missione.
“In qualsiasi progetto volto a fornire accesso all’energia elettrica, i cavi sono componenti essenziali“, ricorda Giancarlo.
Il primo progetto legato al Vendée Globe di Giancalro riguarda il liceo Saint Charles Lwanga a Ziguinchor, nel sud del Senegal.
Il liceo Saint Charles è un punto di riferimento nella regione della Casamance. Fin dalla sua apertura si è distinto per la qualità della formazione fornita ai suoi studenti. Il fatto che la maggioranza di essi siano ragazze, contribuisce inoltre a ridurre la disparità maschile / femminile, molto presente nell’ambiente professionale senegalese.
Purtroppo, oggi studenti e insegnanti sono costantemente esposti a possibili corti circuiti, con un elevato rischio di incendi. Il progetto guidato dalla ONG e sostenuto dallo skipper e da Prysmian Group consiste nel rendere più affidabile la rete elettrica della scuola.
Electriciens sans Frontières realizzerà questo progetto in collaborazione con il Centro Tecnologico e Professionale di Ziguinchor i cui studenti, accompagnati dai volontari Electriciens sans frontières, svolgeranno i lavori.
L’inizio di questo Vendée Globe 2020-2021 è stato diverso da qualsiasi altro, a causa di un contesto di crisi sanitaria di eccezionale portata che ha complicato molto l’organizzazione. Eppure il momento di lasciare il porto e il passaggio nel canale di Les Sables d’Olonne, anche se senza pubblico e con pochi striscioni, sono stati comunque momenti unici.
Alle 14:20, con 1 ora e 18 minuti di ritardo causato dalla nebbia, Giancarlo e gli altri 32 concorrenti della regata velica in solitario più lunga e difficile, hanno tagliato l’immaginaria linea di partenza per il giro del mondo, senza scalo e senza assistenza. Il Vendée Globe è un’avventura con la A maiuscola, con un’enorme quantità di incognite e molte sfide da superare. Giancarlo Pedote è partito pronto per questo “viaggio” – così lo ha definito lui stesso. Pronto perchè lo ha preparato da mesi, addirittura anni. Ed oggi è partito per 21.638 miglia (40.075 chilometri) intorno al mondo, in un percorso che dopo la discesa dell’Atlantico, lo vedrà passare davanti ai mitici promontori di Buona Speranza, Capo Leeuwin e Capo Horn. Una grande sfida, un viaggio straordinario.
“Per me questo giro del mondo è un’opportunità unica ed eccezionale di riflessione e conoscenza di sé“, ha dichiarato alla vigilia il velista italiano, pienamente consapevole dei suoi valori, delle sue motivazioni, dei suoi obiettivi e delle sue convinzioni. “So che sto andando a fare qualcosa di unico e ammetto che negli ultimi giorni ho cercato di non farmi troppe domande, per non essere sopraffatto dalle emozioni. Ciò non significa che non lo farò. Mi rendo conto che mi sto preparando per una cosa straordinaria, che avevo in mente da molto tempo. Ma il mio obiettivo è arrivare alla fine e finché non taglierò il traguardo di questa Vendée Globe, non ci crederò. Sono così: quando sogno intensamente qualcosa, finché non si è realizzato fino in fondo, resto sempre in allerta“, continua Giancarlo, sempre molto pragmatico.
Felici di esserci.
La partenza resta una fase particolare. Un primo passo da compiere. “Dobbiamo limitare il più possibile i rischi. Evitare le collisioni ma anche partire nei giusti tempi: una falsa partenza comporterebbe una penalità di cinque ore, per cui non sarà il momento di pigiare sull’acceleratore: non sarà quello il momento in cui si giocherà la regata“, suggerisce lo skipper di Prysmian Group, piuttosto soddisfatto delle previsioni del tempo per questo grande giorno, anche se, molto velocemente, si dovranno superare due fronti nel Golfo di Biscaglia prima di quasi tre mesi di incognite. “Sono pronto. So che umanamente questo viaggio intorno al mondo rischia, in un certo modo, di trasformarmi. So che questa esperienza mi farà capire la fortuna delle cose belle che ho a terra“, sottolinea Giancarlo che sa bene che la capacità di assaporare l’esistenza è in ognuno di noi ma che a volte è difficile sentirla e mantenerla. “In questo senso, non c’è noiente di meglio delle avversità per farci rendere conto dei piccoli piaceri della vita quotidiana. Per me il gusto per la vita non è né la ricerca ossessiva di una felicità ideale, né, al contrario, una grazia che cade per caso sull’uomo”, conclude Giancarlo che ama porsi obiettivi esistenziali per riuscire ad assaporarli.
Grati di esserci.
“È un giorno molto emozionante per me questo, un giorno per il quale ho lavorato moltissimo, Ho fatto tanti sacrifici, tolto tempo di gioco insieme ai miei figli e ore spensierate a mia moglie.
Il grande ringraziamento che ho è innanzitutto per i miei sponsor, che hanno creduto sempre in me e mi hanno permesso di essere oggi su questa linea di partenza. Un grande ringraziamento quindi a Prysmian Group, che è al mio fianco da oltre 13 anni, a Electriciens sans Frontières, che con il suo lavoro aiuta tante persone a migliorare la loro vita, e a tutti gli sponsor tecnici e i partner storici e che si sono uniti a noi quest’anno.
Un grande ringraziamento a tutta l’equipe che ha lavorato affinché questa progetto potesse prendere forma e diventare ciò che è oggi.
Grazie a Stefania, Paolo, Remi, Valentin, Anthony, Giovanni, Jerôme e François, che hanno lavorato al meglio delle loro possibilità per permettermi di essere sulla linea di partenza nel miglior modo possibile.
Grazie anche ai tantissimi professionisti con i quali abbiamo delle collaborazioni piuttosto importanti e che hanno dato la loro massima professionalità per aiutarmi e accompagnarmi nella preparazione della barca e di me stesso.
E grazie, non da ultimo, all’organizzazione, che ha lavorato in un contesto difficile, dovendo adeguare quasi ogni giorno le procedure e i regolamenti, e che con la sua perseveranza, passione e intelligenza è riuscito a fare in modo che oggi 33 barche e 33 skipper possano partire.
Se devo riassumere con una sola parola questa partenza, la parola è GRAZIE“.
Electriciens sans frontières lavora senza sosta dal 1986, anno della sua fondazione, per dare accesso all’elettricità e all’acqua alle popolazioni di tutto il mondo.
Grazie al coinvolgimento di oltre 1.200 volontari e al lavoro svolto assieme alle associazioni locali, promuove lo sviluppo economico e umano utilizzando energie rinnovabili.
In questo modo contribuisce a soddisfare i bisogni primari delle popolazioni situate in aree rurali isolate, spesso minacciate da un livello di estrema povertà, dagli effetti del riscaldamento globale o da catastrofi naturali.
Electriciens sans frontières nel 2019, ha ricevuto il Premio ONU Climate Action per i risultati ottenuti nell’isola di Dominica nel 2018. Un’operazione in cui Giancarlo Pedote e Prysmian Group si erano impegnati con il loro sostegno.
1 click = 1 metro: ecco i nuovi progetti
In occasione del Vendée Globe, lo skipper e il suo fedele sponsor continuano l’iniziativa “1 click = 1 metro” che consentirà la raccolta di cavi elettrici per tre nuovi grandi progetti.
Grazie ai cavi raccolti, i volontari di Electriciens sans frontières andranno in aiuto de:
il Liceo Saint-Charles Lwanga di Ziguinchor, in Senegal;
l’ospedale di Farafangana in Madagascar;
le scuole di N’grouli e Bawelessi in Togo.
“Quasi un miliardo di persone nel mondo vive senza elettricità. Sono molto orgoglioso di essere uno degli ambasciatori di Electriciens sans frontières. Le azioni a cui stiamo partecipando, quella recente in Dominica e quelle attuali in Africa, danno un significato ancora più denso a questo progetto Vendée Globe.
Progetto attraverso cui spero di mettere in luce il lavoro svolto da Electriciens sans frontières e da coloro che lavorano al suo fianco” conclude Giancarlo.
Questi tre progetti saranno dettagliati nei prossimi giorni e il primo sarà lanciato il 1 ° novembre. Il principio delle iniziative 1 click = 1 metro è semplice: ogni volta che “metti mi piace” a un post Facecook o Instagram di Prysmian Ocean Racing, 1 metro di cavo sarà donato da Prysmian Group a Electriciens sans frontières.
Nata dal 2007, la partnership tra Prysmian Group e Giancarlo si fonda su forti valori comuni, quali la performance, la ricerca dell’eccellenza e il superamento di se stessi. Il leader mondiale nel settore dei cavi e dei sistemi energetici e di telecomunicazioni e lo skipper italiano hanno stretto così un rapporto iniziato sul circuito Mini 6.50, che ha continuato a crescere fino a portarli, oggi, al via della più impegnativa e incredibile regata: il Vendée Globe.
Vero “Everest dei Mari”, questa impresa è una grande sfida, sia sportiva sia umana. Una nuova avventura che l’azienda e lo skipper vivranno intensamente con, da un lato, l’obiettivo di promuovere il marchio Prysmian Group e accrescerne la notorietà e, dall’altro, la voglia di realizzare un sogno ma anche e soprattutto affermarsi come uno dei solidi ambasciatori di Electriciens sans frontières, la ONG francese di solidarietà internazionale che, da più di 30 anni, opera per garantire l’accesso all’elettricità e all’acqua alle popolazioni più povere del mondo.
Alcune storie sono destinate al successo. Una di queste storie si ambienta nel mondo della vela, ed è quella del “viaggio” di Prysmian Group al fianco di Giancarlo.
“La nostra partnership, iniziata tredici anni fa, si è gradualmente spostata verso l’alto fino ad arrivara alla partenza del Vendée Globe. Questo è un obiettivo importante per la nostra azienda e siamo orgogliosi di intraprendere un’avventura di tale portata ”, assicura Francesco Zecchi, MID Director Southern Europe di Prysmian che ha due chiari obiettivi: aumentare la notorietà di Prysmian Group e rafforzare l’immagine e l’identità di marca del gruppo attraverso questa sponsorizzazione sportiva, questo stretto legame con Giancarlo.
Valori comuni
“Condividiamo valori di alto livello. Valori che definiscono il nostro impegno verso i nostri clienti, che ispirano la nostra missione: alte prestazioni, ricerca dell’eccellenza, superamento di se stessi. Questi valori sono perfettamente espressi da Giancarlo, come atleta ma anche come uomo. Il nostro obiettivo è utilizzare questa sponsorizzazione e rendere il nostro skipper un vero ambasciatore del gruppo attraverso questo progetto Vendée Globe, che non solo è una grande sfida sportiva, ma anche una straordinaria avventura umana ”, aggiunge il manager italiano, riferendosi a con palese orgoglio, al percorso seguito al fianco dello skipper dal 2007.
Un percorso segnato da grandi successi quali numerose vittorie che hanno valso a Pedote due titoli di champion de France Promotion Course au Large en Solitaire e due titoli di Velista dell’Anno, e una grande vittoria in Multi50 alla Transat Jacques Vabre del 2015.
Un impegno a diversi livelli
“In questi anni abbiamo ampliato il valore del nostro portafoglio di marchi e prodotti, e abbiamo deciso di investire di più nella comunicazione sulla marca Prysmian Group”, sottolinea Francesco Zecchi, ricordando che lo sviluppo sostenibile è oggi uno dei temi più importanti per il gruppo Prysmian, fortemente impegnato a sviluppare questo settore.
È un dato di fatto che il gruppo attribuisce grande importanza alla responsabilità sociale. Ritiene che un approvvigionamento affidabile e sostenibile di energia e informazione sia la forza trainante dello sviluppo delle comunità, e non è un caso che abbia scelto di coinvolgere nel loro progetto di sponsorizzazione l’ONG Electriciens sans frontières.
“È necessario creare consapevolezza attorno all’importanza che hanno l’energia elettrica e le telecomunicazioni per lo sviluppo economico e umano delle popolazioni, e in questo senso il Vendée Globe è uno strumento molto interessante. L’accesso all’energia e all’acqua è essenziale per le popolazioni più povere. Questo progetto con Giancarlo trasmette un messaggio di solidarietà incentrato sullo sviluppo sostenibile ”, ricorda il MID Director Southern Europe di Prysmian, così come lo skipper dell’IMOCA Prysmian Group:
“Dal 1986, la ONG Electriciens sans frontières aiuta le popolazioni che vivono in zone rurali isolate senza accesso all’energia elettrica. Analizza le loro esigenze al fine di identificare le soluzioni più convenienti, efficaci e sostenibili in collaborazione con gli attori locali. Sono molto orgoglioso di indossare i suoi colori, così come sono orgoglioso di indossare il logo di Prysmian Group.
Quando è iniziata la nostra storia insieme, non avrei mai immaginato che ci avrebbe portato al Vendée Globe. Abbiamo costruito un bellissimo rapporto di fiducia e abbiamo gradualmente aumentato il centro delle nostre ambizioni andando avanti mano nella mano. In questo prossimo giro del mondo, voglio fare bene. Voglio portare a termine la mia missione nel miglior modo possibile nonostante tutte le difficoltà che questo tipo di avventura comporta. Farò di tutto per esprimere al meglio le potenzialità della barca attraverso le mie potenzialità, come ho fatto durante la fase di preparazione. Darò il 100% di me stesso, con la mia testa ma anche con il cuore, per non avere rimpianti, qualunque cosa accada ”, conclude Giancarlo.
L’8 novembre, tra un mese, i 33 concorrenti del Vendée Globe salperanno per questo leggendario giro del mondo. Avventura, viaggio, ma anche una delle regate più complicate, il Vendée Globe è un sogno. Per Giancarlo Pedote è anche il culmine di una lunga storia con Prysmian Group, iniziata 13 anni fa in Mini 6.50.
Affidabilità e voglia di partire
L’IMOCA di Giancarlo Pedote è affidabile. Arrivata quarta all’ultimo Vendée Globe nel 2016, la barca non è stata modificata, ma adattata alle esigenze del suo nuovo skipper con l’obiettivo di renderla più sicura e vivibile.
« A un mese dallapartenza, mi sento bene. Sono passati molti anni da quando ho immaginato per la prima volta questo momento, e più mi avvicino, più cresce il desiderio dipartire. E sapere di poterlo fare grazie e assieme a Prysmian Group, che per primo ha creduto in me, mi riempie di orgoglio e di emozione.Non vedo l’ora di tagliare la linea di partenza e salire sull’Everest dei mari! ».
Se Giancarlo Pedote, laureato in filosofia all’Università di Firenze, è un amante del viaggio e della scoperta di nuovi orizzonti, è anche un combattente nato. Ex pugile, navigherà assieme ad alcuni dei migliori skipper del mondo in questo Vendée Globe con l’ambizione di un solo obiettivo: quello della performance. « Non sono né stressato né felice.Voglio solo cercare di raggiungeredue obiettivi: finire il Vendée Globe e navigare al meglio delle mie possibilità. »
La sicurezza affidata a un nuovo official supplier: Raymarine.
Con questi obiettivi, Giancarlo Pedote e la sua equipe hanno lavorato durante tutto l’anno. Il tema della sicurezza è un tema molto sentito dal team Prysmian Group, che ha potuto contare sulla collaborazione di un nuovo sponsor tecnico proprio a questo fine:
« Durante questa campagna Vendée Globle ho avuto la grandissima fortuna di lavorare con degli sponsor tecnici di eccellenza con i quali ho potuto approfondire certe tematiche cruciali, quali la sicurezza e il comfort dell’abbigliamento con Helly Hansen, l’affidabilità del motore per poter avere l’energia durante tutta la regata con Lombardini e la possibilità di poter utilizzare le migliori cime grazie a Gottifredi Maffioli. » commenta Giancarlo Pedote, con un sincero pensiero di ringraziamento a tutte le aziende che gli hanno permesso di arrivare alla partenza del Vendée Globe. Aziende alle quali si è aggiunta Raymarine.
« L’ingresso di Raymarine tra i nostri partner tecnici è per me una grande opportunità e sono onorato di aver potuto iniziare a lavorare con questo partner di eccellenza, con il quale abbiamo studiato delle soluzioni soprattutto legate alla sicurezza, un tema capitale per poter concludere il Vendée Globe. Grazie a Raymarine ho dotato l’Imoca Prysmian Group di un sistema di radar e display (Quantum 2 e Axiom) estremamente efficace che permette di navigare in assoluta sicurezza poiché segnala tramite un allarme la presenza di tutte le imbarcazioni, anche quelle che purtroppo non utilizzano l’AIS. E questo, per barche molto veloci come le nostre, significa poter prevenire ogni tipo di collisione. Senza considerare che, grazie al radar, nel grande Sud potrò vedere molto bene i groppi associati alle code depressionarie ed eventuali iceberg. Sempre grazie a Raymarine ho dotato la mia imbarcazione di telecamere che mi permetteranno di regolare le vele al meglio, un grosso aiuto nella ricerca della performance. Per me questa è una grande occasione e ho voglia di mettere tutta la mia esperienza a disposizione del team Raymarine e degli altri sponsor tecnici per fare in modo che questo Vendée Globe possa servire a tutti per andare avanti nello sviluppo e nella ricerca dell’eccellenza. »
« La grande cura dei dettagli, la ricerca dell’innovazione e soprattutto la passione per il mare che Giancarlo sta mettendo in questa impresa rispecchiano appieno i valori in cui Raymarine si identifica da sempre. È per questo che siamo davvero orgogliosi di essere a bordo di Prysmian Group come partner tecnico e di poter supportare l’unico italiano in gara al prossimo Vendée Globe » dichiara in questa occasione Carlo Baj, Country Manager di Raymarine Italia.
Tutti insieme per una buonacausa
Il Vendée Globe è una regata di alto livello, ma è anche un’avventura umana. Lo è per ogni partecipante e ancor più per coloro i quali hanno legato il loro progetto ad una causa umanitaria. È il caso di Giancarlo Pedote, testimonial dell’iniziativa ‘1 click = 1 m’ grazie al quale durante il Vendée Globe Prysmian Group donerà 1 metro di cavo all’associazione Electriciens sans frontières ogni volta che qualcuno metterà like alla pagina o a un post Facebook o Instagram del progetto IMOCA (PrysmianOceanRacing).
« È un’iniziativa davvero bella, e sono onorato di farne parte. Con molto piacere la metteremo in evidenza sui miei social network.Sarà per me una motivazione maggiore ad andare sempre avanti. »
I cavi Prysmian Group raccolti da Electriciens sans frontières grazie a questa iniziativa saranno utilizzati per due progetti:
Un progetto legato all’educazione, che consentirà di portare l’elettricità alla Saint Charles High School in Senegal.
Un progetto legato alla sanità, che fornirà elettricità all’ospedale Farafangana in Madagascar.
Giancarlo Pedote
Giancarlo Pedote, 44 anni, vive da tempo a Lorient, in Francia, una delle capitali della vela oceanica, dove si è trasferito per vivere sino in fondo la sua professione.
La sua storia comincia col windsurf e attraversa diverse classi di barche oceaniche. Mini 6,50, Figaro, Class 40, Multi50 (la parentesi del Moth) e l’Imoca 60.
Vincitore della Transat Jacques Vabre nella classe Multi 50 nel 2015; 2 volte Champion de France Promotion Course au Large en Solitaire; 2 volte Campione del Mondo classe Mini 6.50; Velista dell’Anno 2013 e 2015, Pedote sarà l’unico italiano presente al Vendée Globe 2020.
Maggiori informazioni sul progetto Vendée Globe di Prysmian Group e Electriciens sans frontières:
Sabato 4 luglio, al largo di Les Sables d’Olonne, venti navigatori solitari, impegnati nella prima regata del circuito IMOCA post Covid-19, sono partiti per un’inedita prova nel Nord Atlantico. La Vendée Arctique Les Sables d’Olonne porterà questi skipper, che si preparano per il Vendée Globe a novembre, in Islanda e poi alle Azzorre prima di ritornare a Les Sables d’Olonne per tagliare il traguardo.
Giancarlo avrà finalmente l’opportunità di riprendere a navigare e testare l’IMOCA Prysmian Group su un percorso propedeutico al giro del mondo. Oltre che nella prova sportiva, Giancarlo si è impegnato ad essere testimonial di un importante messaggio sociale ed un fundraising a favore della ONG Electriciens sans frontières, che Prysmian Group ha invitato a bordo per affrontare insieme la sfida del Vendée Globe.
Un importante test delle configurazioni della barca e delle attrezzature
« Questa regata per me è l’occasione ideale per convalidare la configurazione e le migliorie apportate in cantiere e durante le prove in mare, in vista del Vendée Globe. La scelta delle vele, la validazione degli strumenti elettrici ed elettronici di bordo, la scelta del cibo e dei mezzi di comunicazione con la terra, sono tutti elementi importanti ed essenziali da verificare per partecipare e completare al meglio il mio primo Vendée Globe. Ma questa regata è anche e
soprattutto un’opportunità per affrontare e mettermi alla prova in condizioni meteorologiche
estreme » ha dichiarato Giancarlo poco prima della partenza.
« Nel campo di regata in cui navigheremo, nel Nord Atlantico, mi preparo ad affrontare 25 nodi di vento rafficato da Ovest e mare formato con onde di 3-4 m di altezza.
Sono impaziente di partire, sarà una scoperta ed una nuova sfida affrontare una regata a queste latitudini settentrionali. Durante la mia carriera di navigatore, ho raggiunto più volte il Fastnet, che si trova nella punta meridionale dell’Irlanda, ma non ho mai navigato nei mari limitrofi all’Islanda, così vicino al Circolo Polare Artico. Sono entusiasta all’idea di scoprire il colore del mare, dei raggi del sole e gli uccelli dell’estremo nord. Inoltre, mi aiuterà a valutare al meglio anche la mia attrezzatura per quanto riguarda l’abbigliamento personale. Proverò per la prima volta nel corso di questa regata i cappelli e i guanti che ho deciso di portare al Vendée Globe. »
In navigazione anche per un progetto solidale
« Durante l’inverno, i miei partner ed io abbiamo riflettuto lungamente, anche in seguito alla pandemia che ha colpito il mondo intero, sulle azioni che possiamo intraprendere per aiutare
attraverso il nostro progetto anche le persone bisognose. Abbiamo parlato con Électriciens sans frontières che ci hanno raccontato che i loro volontari sono impegnati da tempo nella ricostruzione di edifici pubblici e comunitari dell’isola della Dominica, distrutti in seguito all’uragano Maria che aveva colpito la zona nel 2017. Il loro esempio ci ha dato l’idea di servirci della copertura mediatica degli eventi nautici importanti a cui partecipiamo per sensibilizzare il pubblico su queste tematiche e avviare una raccolta fondi che aiuti a completare la ricostruzione degli edifici in Dominica.
Con la partenza della regata Vendée Arctique – Les Sables d’Olonne, viene lanciata anche l’operazione « 1 click = 1 metro ». Per la durata della regata e per tutto il mese di luglio, ogni
volta che qualcuno metterà « Mi piace » o condividerà un post sui social network Facebook o Instagram di Prysmian Ocean Racing, Prysmian Group fornirà 1 metro di cavo ai volontari di Electriciens sans frontières per completare la ricostruzione degli edifici ed in particolare dei centri sanitari della Dominica.
Il valore che guida il nostro progetto è quello di #4PEOPLE: fare qualcosa per le persone. Per questo trovo importante e significativo che l’imbarcazione Prysmian Group venga messa al servizio delle persone e di cause solidali come questa.
L’obiettivo di queste innovative barche da corsa può andare oltre al semplice cercare di spostarsi il più rapidamente possibile dal punto A al punto B per vincere una regata. Queste imbarcazioni possono portare all’attenzione del grande pubblico valori che perdurino nel tempo e che possono aiutare a cambiare la vita di alcune persone, di intere popolazioni », ha commentato Giancarlo Pedote, orgoglioso dell’iniziativa lanciata a inizio luglio.
Le tappe della regata
Sabato 4 luglio alle 15:30 – Partenza della Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne
Passaggio del waypoint COI-UNESCO tra il sud dell’Islanda e la punta della Groenlandia
Passaggio del waypoint Gallimard al largo delle Azzorre
Arrivo alla boa Institut Pasteur a Les Sables d’Olonne
Domenica 5 luglio
Le prime 24 ore
Sono trascorse già 24 ore da quando gli IMOCA in corsa per la regata Vendée Arctique Les Sables d’Olonne hanno tagliato la linea di partenza. Le imbarcazioni stanno navigando sulla punta della Bretagna, verso il primo obiettivo, il waypoint a sud dell’Islanda. Contattato questa mattina dal suo team tecnico, Giancarlo, skipper di Prysmian Group e della ONG Electriciens sans frontières si è dichiarato soddisfatto delle prime ore in navigazione.
« A bordo va tutto bene, sono felice di essere di nuovo in mare e mi sto adattando velocemente alle condizioni meteorologiche. Lo stato del mare non era poi così complesso da affrontare, ora mi sto adoperando per far correre la barca e restare in contatto con i miei avversari. Dal punto di vista psicologico, mi concentro per trovare un buon ritmo di vita a bordo per mantenere buone performance nel corso di tutta la prova. »
La cartografia di lunedì 5 luglio mattina
Lunedì 6 luglio
Qualche problema di elettronica a bordo di Prysmian Group: lo skipper ed il team stanno cercando una rapida soluzione
Da venerdì scorso gli strumenti di bordo hanno avuto dei problemi di funzionamento ed indicano informazioni contrastanti. In particolare il malfunzionamento riguarda l’AIS che permette di tracciare la posizione delle altre imbarcazioni in corsa e delle unità in navigazione in generale, il GPS che indica la cartografia dell’area di navigazione con la posizione dell’imbarcazione e i piloti automatici che in una navigazione in solitario sono indispensabili sostituendo lo skipper nella conduzione della barca nei momenti di riposo, durante lo studio della meteorologia e della rotta e durante i cambi vele.
Il Team Prysmian Group ha subito iniziato a cercare delle soluzioni attraverso gli esperti a terra per resettare il sistema e farlo funzionare correttamente.
Il problema al GPS è stato risolto e gli errori dell’AIS sono in via di risoluzione. Per i piloti automatici, invece, il problema persiste ma si cerca al più presto di ripristinarli perché la barca nelle prossime ore entrerà in una zona di forti venti portanti e quindi accelererà sollecitando maggiormente il timone.
Giancarlo mantiene la sua attitudine positiva.
Foto da bordo
Martedì 7 luglio
Aggiornamento meteo dal fronte Nord Atlantico
Dopo la depressione L3 che all’inzio della prova la flotta ha dovuto attraversare, la situazione meteorologica si è ulteriormente complicata. I partecipanti alla Vendée Arctique Les Sables d’Olonne stanno affrontando una zona di alta pressione con venti irregolari. La boa COI – Unesco si fa desiderare.
I navigatori in testa alla flotta hanno affrontato la depressione L2 sul lato Ovest, sfruttando correnti d’aria favorevoli. Questa mattina hanno attraversato una piccola area di calma nell’asse di questa depressione prima di ritrovare un flusso sostenuto da nord-est. Per loro, l’obiettivo è guadagnare miglia verso Ovest prima del prossimo salto di vento sulla dorsale atlantica, che permetterà loro di approcciarsi alla boa COI-Unesco da Sud.
Zone di transizione
Il gruppo centrale della flotta, in cui si trova anche Giancarlo, li ha seguiti, per attraversare l’asse della depressione verso metà giornata cercando di non essere troppo rallentati da zone di cali di vento. Un tragitto verso Ovest permetterà a lui e gli altri skipper di guadagnare miglia sfruttando il vento.
Nel Nord Atlantico, la situazione meteorologica cambia rapidamente. Quindi i navigatori dovranno studiare molto bene la strategia per posizionarsi al meglio, un piccolo errore in questa situazione può costare caro.
La cartografia di lunedì 7 luglio mattina
Mercoledì 8 luglio
Gli skipper della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne a confronto con il freddo del Nord Atlantico; il Comitato di regata ha spostato la posizione della boa Gallimard
Mentre la flotta continuava a navigare verso Ovest, in condizioni di venti moderati al mattino e in calo nel pomeriggio, i primi due IMOCA in testa alla flotta, Charal e Apivia hanno virato per primi sfruttando il salto di vento atteso sulla dorsale atlantica. Ogni skipper della flotta che naviga in una zona anticilonica di vento leggero che sta girando ad Ovest, sta aspettando il suo turno per iniziare a poter fare rotta Nord.
Nel suo messaggio a terra, Giancarlo racconta le sue impressioni e la vita di bordo nel corso del quarto giorno di navigazione:
« Tutto bene a bordo di Prysmian Group. Ho passato una notte piuttosto movimentata per le molte regolazioni necessarie a causa delle variazioni del vento, soprattutto in termini di intensità. Ma manovrare mi ha aiutato ad affrontare il freddo che inizia ad essere pungente soprattutto di notte. Giunti a circa 440 miglia dalla costa sud dell’Islanda il freddo si fa sentire.
Stiamo navigando in un regime anticiclonico e l’aria è piuttosto densa, compatta e molto fredda. In cielo spesso incontriamo una nebbiolina di pioggia sottile. In queste condizioni ho l’occasione di testare tutti gli indumenti forniti da Helly Hansen, sponsor tecnico del progetto, per affrontare il freddo.
Ci avviciniamo lentamente al waypoint COI – Unesco: mancano 320 miglia dalla nostra posizione attule (14:30 ora Europa) per arrivare a questo traguardo Nord che per me costituisce una vera conquista e scoperta, non avendo navigato in precedenza a queste latitudini. Un bellissimo viaggio, una bellissima esperienza, una bellissima regata.
Mancano 4 mesi esatti alla partenza del Vendée Globe ed ora che sono in navigazione capisco ancora di più il valore sportivo ma anche umano di partecipare alla Vendée Arctique Les Sables d’Olonne, un primo passo verso il mio primo Everest dei mari».
Nel frattempo il Comitato di regata ha deciso di riposizionare la boa Gallimard, il secondo waypoint, a 46°20N – 015°W, quindi leggermente sotto la latitudine di Les Sables d’Olonne e a 400 miglia dalla costa atlantica. La volontà dell’Organizzazione è chiara: permettere a tutti di finire la regata, così importante per la qualifica di alcuni skipper al prossimo Vendée Globe.
Il secondo waypoint era posizionato proprio nel centro nevralgico dell’anticiclone sulle Azzorre. Questo passaggio avrebbe costretto la flotta ad entrare (e fermarsi) nella zona di bonaccia e le ultime barche della flotta sarebbero state penalizzate e quasi sicuramente non avrebbero concluso la prova. Il percorso originale viene decurtato e passa da 3566 miglia nautiche di rotta teorica a 2807 miglia ma si stima che i tempi di percorrenza saranno simili.
Jacques Caraës, Presidente del Comitato di regata della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne ha dichiarato :« Spostare la boa ci permetterà di mantenere il formato originale a cui si era pensato di una regata di 10-15 giorni circa. La flotta si sta compattando e le imbarcazioni in coda alla flotta stanno raggiungendo i leader. Potrebbe esserci un ribaltamento delle posizioni in classifica e sicuramente una dura lotta tra i concorrenti. Stimiamo che tutti potrebbero arrivare in distanza e tempi ravvicinati, circa trenta ore di intervallo tra il primo e l’ultimo.
La prima parte della regata non è stata facile per gli skipper degli IMOCA in gara e la situazione si presenterà complessa anche tornando verso Sud. Quando si naviga da Nord a Sud si attraversano i sistemi meteorologici, piuttosto che accompagnarli: depressioni, venti sostenuti o leggeri, insomma un quadro meteorologico che permettere di giocare sulla strategia e sulle performance nelle diverse andature. Ne è la prova il fatto che gli IMOCA senza foil sono ancora in gioco: se non c’è abbastanza vento per volare, gli Open 60’ di ultima generazione sono svantaggiati con tante appendici in mare che creano attrito. È difficile prevedere chi salirà sul podio, i giochi sono ancora aperti! ».
Il nuovo percorso.
Giovedì 9 luglio
È il giorno del giro di Boa: gli skipper della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne stanno contornando il waypoint COI-UNESCO.
I primi skipper della flotta hanno aggirato il punto “UNESCO”, il punto più a nord del percorso di questa regata, questa mattina a partire dalle 11.40, con un leggero vento da Nord-Ovest. Il vento dovrebbe via via girare e segnare il passaggio al punto UNESCO soffiando da Sud-Ovest con maggiore intensità, e questo potrebbe segnare un raggruppamento della flotta.
Le depressioni continuano rimontare verso l’Islanda e più a Sud la flotta dovrà confrontarsi con il passaggio della depressione L4 (la quarta depressione dall’inizio della regata). A nord della depressione il vento proviene da Nord-Est e gira a Sud-Ovest nel suo sud: questo passaggio dovrà essere raggiunto il prima possibile, senza però allungare troppo il percorso. Un nuovo esercizio di navigazione che richiederà ancora grande attenzione da parte degli skipper e molto tempo al tavolo delle carte per analizzare le traiettorie e i file meteorologici.
Le condizioni alla fine dipenderanno dallo spostamento delle cellule anticicloniche. Il primo skipper dovrebbe raggiungere Les Sables D’Olonne martedì sera 14 luglio.
Previsione inviata dal meteorologo Christian Dumard
Giancarlo nel suo messaggio della mattina ha dichiarato:
« Le condizioni del mare durante la scorsa notte sono state buone e le temperature non molto rigide. L’andatura era piacevole nonostante il vento fosse instabile, con varie oscillazioni di direzioni che mi hanno costretto a manovrare e restare molto concentrato per far navigare al meglio Prysmian Group.
Il morale è alto, siamo a 70 miglia dal primo waypoint COI -Unesco per poi scendere di nuovo a sud verso la boa Gallimard. La regata è ancora tutta da scrivere! ».
Venerdì 10 luglio
Rallentamento e probabili ingorghi sulla strada verso sud … I sistemi meteorologici si susseguono rapidamente e non danno tregua ai 17 skipper che si dirigono dritti verso un’area di venti leggeri.
Oggi, il gruppo leader della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne dovrà confrontarsi con una dorsale anticiclonica e dovranno cercare di realizzare una rotta ad “ala di gabbiano” per attraversarla e cercare il vento da Sud-Est nel sud dell’anticiclone.
Appena usciti dalla zona di calma, dovranno riposizionarsi per aggirare, sabato, la depressione L4. Un buon posizionamento all’uscita di questa depressione consentirebbe loro di effettuare un percorso diretto verso la boa di Gallimard.
Un venerdì decisivo
Venerdì sarà il giorno della scelta. Il posizionamento sulla dorsale detterà in parte il modo in cui potrebbero aggirare la depressione sabato e quindi la traiettoria finale del percorso. A volte un percorso più lungo può portare a guadagni successivi.
Sono in un posto magico!
« Andare a Nord per scendere, adesso, completamente a Sud; è strano. Le ultime 24 ore sono state segnate dal passaggio del punto UNESCO, che non è stato il più semplice. Il vento si è preso gioco di me cambiando direzione proprio all’avvicinarsi della boa, costringendomi a rimanere molto concentrato con venti di oltre 20/25 nodi! Mentre stavo girando la boa, la barca asi è sdraiata completamente a causa di una forte raffica, ma fortunatamente nessuna conseguenza.
Nelle ultime ore mi sono diretto a Sud, verso il sole e la boa Gallimard! Piano piano potremo iniziare a togliere alcuni strati di vestiti. Il sistema meteorologico è abbastanza buono per il gruppo nel quale navigo. I primi della flotta stanno iniziando a rallentare e avremo un angolo del vento migliore, che potrà permetterci di scendere con una rotta più diretta.
Il divario con i primi potrebbe quindi diminuire nelle prossime 24 ore », ha dichiarato Giancarlo, questa mattina.
Previsione inviata dal meteorologo Christian Dumard
Foto da bordo.
Sabato 11 luglio
Giancarlo sta navigando in condizioni del vento sostenuto, dopo il passaggio della dorsale. Ora sarà decisiva la scelta di virare al momento giusto per agganciare il salto di vento a Sud-Ovest che accompagnerà la flotta dritto verso l’arrivo ad Est!
Il gruppo leader della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne virerà a metà giornata in un piccolo fronte da Nord-Est della depressione L4. Passato questo fronte si attende invece un salto di vento a Sud-Ovest che permetterà ai concorrenti di fare rotta diretta verso il waypoint Gallimard, che dovrebbe essere raggiunto dai primi nelle prossime 48 ore.
La strategia d’uscita dal fronte sarà importante: in base alle condizioni meteo attuali più le imbarcazioni saranno a Sud, migliore sarà l’angolo del vento. Ma aumenterà il rischio di incontrare sulla rotta diretta zone di vento leggero, soprattutto nel corso di domenica. Trovare un punto d’equilibrio sarà difficile ma essenziale per il risultato finale. Nel dubbio, le tre barche in testa alla flotta si sono avvicinate per seguire una scelta omogenea e minimizzare il rischio di restare indietro.
La depressione si sposta verso Est quindi gli inseguitori saranno avvantaggiato e potranno fare una rotta quasi diretta, attraversando il fronte più ad Est.
Secondo le previsioni i primi a doppiare il waypoint Gallimard troveranno venti leggeri e variabili. Bisognerà attendere che l’anticiclone si riformi nella serata del 13 luglio per vedere gli IMOCA volare verso l’arrivo in un flusso d’aria sostentuto da Nord. Quindi ci sarà al secondo waypoint un ulteriore possibile ribaltamento nella classifica.
Giancarlo si sta impegnando al massimo per sfruttare questa opportunità strategica ma soprattutto per testare tutti gli assetti in vista del giro del mondo.
Foto da bordo.
Domenica 12 luglio
La flotta della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne navigherà nel corso di tutta la domenica con un vento da Sud Ovest tra 10-15 nodi.
Ma l’intensità dei flussi d’aria diminuirà progressivamente avvicinandosi al waypoint Gallimard per la presenza di una dorsale anticiclonica. Assisteremo quindi ad un nuovo raggruppamento della prima metà della flotta.
Un piccolo fronte freddo atteso durante la notte tra lunedì e martedì riporterà condizioni ottimali per far volare di nuovo gli IMOCA a foil. Il vento girerà da Nord-Ovest e poi da Nord dopo il passaggio del fronte con un anticiclone che si riforma al Nord delle Azzorre.
Il vento rinforzerà prima ad Ovest mentre il gruppo di testa sarà frenato da un vento più leggero verso Les Sables d’Olonne. Si prevede una battaglia molto serrata per la vittoria a causa delle condizioni di poco vento proprio sulla linea d’arrivo.
Previsioni meteo Squid.
« Notte piuttosto complessa a bordo di Prysmian Group, poiché il vento era piuttosto instabile ed esattamente nella transizione “foil / no foil”. Alla barca mancavano quei due nodi di velocità affinchè potesse volare ed è stato un po’ estenuante dal punto di vista di stress da gestire poiché, nonostante le tante regolazioni, non riuscivo a portare la barca sui foil » ha dichiarato Giancarlo in un messaggio da bordo, spiegando così l’andatura rallentata a causa dell’attrito delle appendici nell’acqua, che si genera quando la barca non riesce a volare.
« Ora il vento è aumentato di qualche nodo, la barca scivola bene con una velocità di circa 15 nodi, che è quello che cercavo e che ci conviene per le performance ».
Lunedì 13 luglio
Durante la notte, sfruttando al meglio la meteorologia, Giancarlo ha superato due avversari e la sua corsa non si ferma. A circa 60 miglia dalla boa Gallimard e 610 miglia all’arrivo della Vendée Arctique Les Sables d’Olonnes Prysmian Group naviga in 10 nodi di vento.
Raggiunto dall’organizzazione nelle prime ore del mattino, intorno alle 5:00, Giancarlo ha fatto il primo bilancio di questa intensa regata.
« Le condizioni sono magnifiche, il mare è piatto e con 15 nodi di vento la barca fila rapida, è molto piacevole. Non fa più freddo, guardo la latitudine e cerco dei punti di riferimento sulla costa. Stiamo scendendo bene verso sud, quindi ritroviamo un clima estivo. Ero ben equipaggiato per il Nord, ho portato tutto il vestiario che vorrei portare al Vendée Globe. Ma è vero che bisogna abituarsi e verificare in navigazione, ad esempio mettere la scaldina prima di dormire per non svegliarsi congelati. Quando ti capita la prima volta, non ti fai sorprendere una seconda!
Mi sento bene, riesco a rispettare i turni che mi sono proposto per dormire. Ora desidero correre veloce verso il waypoint Gallimard e lottare nell’ultima parte del percorso. Durante le prime 48 ore di regata ho avuto dei problemi all’elettronica ed è stato faticoso rientrare nella regata visto che passavo molto tempo per trovare ed aggiustare un falso contatto. Ma dopo due giorni tutto si è risolto e una volta risolto il problema, mi sono gettato a capofitto nella regata!
Comunque questa regata è una follia, non è una competizione in IMOCA ma in Figaro! Ci incrociamo regolarmente, ho visto Maxime Sorel ieri a fine giornata e Kojiro Shiraishi l’altro giorno.
Cerco le regolazioni migliori per far andare il più veloce possibile Prysmian Group e recuperare le miglia perdute. Una volta fatto, mi sentirò soddisfatto del mio lavoro! Arriverò al waypoint Gallimard tra 10-12 ore, dipende dai cali di vento. Secondo le previsioni il vento girerà a Nord-Ovest e poi a Nord e rinforzerà intorno ai 15 nodi quindi c’è la possibilità di recuperare.
Sono partito con la barca quasi in configurazione Vendée Globe. Ho portato molto cibo, molti vestiti e molti sacchi per allenarmi al (matossage).
Per me questa regata era un test per non trovarmi il giorno della partenza del Vendée Globe tanti assetti nuovi che non so ancora gestire. Ci sono ancora dei punti da migliorare ma quello non finisce mai! Si trovano sempre cose da cambiare ma saprò mettermi dei limiti ».
Giancarlo incrocia dei concorrenti alla #VendéeArctique
Martedì 14 luglio
Le ultime miglia della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne non sono semplici. Il fronte che accompagna gli skipper in mare genera venti instabili di circa 15 nodi da Ovest. È necessario gestire le regolazioni, restare al timone per mantenere la giusta angolazione …
La testa della flotta sta giocando a gatto e topo con un fronte che li ha raggiunti la sera del 13 luglio e che sta rallentando via via che si avvicina alla costa della Bretagna. I venti in cui navigano i primi della flotta sono moderati, e più orientati a Ovest, una direzione meno favorevole. Se supereranno queste condizioni alla fine del pomeriggio, potrebbero tagliare il traguardo questa sera alle 22:00 con vento da Nord-Ovest. Se il vento diminuisce, l’intero gruppo di testa potrebbe rallentare e potremmo assistere a un arrivo di gruppo poco dopo mezzanotte, l’orario previsto per il passaggio del fronte su Les Sables d’Olonne.
Notte complicata a bordo di Prysmian Group
« La barca va veloce, ma sbatte sulle onde. La notte non è stata piacevole ma era necessario tenere il passo con gli altri skipper. I due autopiloti sono saltati, uno dopo l’altro e nel bel mezzo della notte mi sono ritrovato a dover utilizzare il pilota di riserva, che lavora solo in modalità bussola e non tiene conto delle variazioni del vento. Ho cercato di trovare una soluzione e fortunatamente, da mezzogiorno, la barca è tornata completamente operativa. Adesso linea dritta fino al traguardo! Sono davvero contento. Ho combattuto, non è stato semplice. Ma sono contento». L’ETA don l’arrivo tra le 3 e le 4 del mattino…
Foto da bordo
Mercoledì 15 luglio
Giancarlo ha tagliato il traguardo della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne stanotte all’ 1:50. Lo skipper italiano, con una rimonta di quattro posizioni nella fase finale della regata, ha chiuso la prova in ottavo posto. Dieci giorni nel Nord Atlantico sono stati una buona prova generale per il Vendée Globe, giro del mondo in solitario cha partirà l’8 novembre. Questa regata inoltre è stata la prima occasione per promuovere il progetto solidale « 1clic = 1m » per aiutare gli abitanti della Dominica a ritrovare l’autosufficienza nella fornitura dell’elettricità per la popolazione, compromessa a causa dell’uragano Maria.
Conoscenza della barca e test degli impianti : bilancio positivo !
Alla partenza della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne, sabato 4 luglio, Giancarlo raccontava che il suo obiettivo principale era quello di testare il maggior numero di elementi in vista del Vendée Globe. Ora è tempo di bilanci :
« Ho avuto qualche problema agli impianti informatici ed elettronici, legati alle condizioni del mare parecchio complicate nell’andatura di bolina. I colpi della barca sulle onde provocavano il malfunzionamento dei piloti automatici – indispensabili per la navigazione in solitario. Mentre, ho testato positivamente tutti i sistemi di comunicazione Certus, Irridium e gli strumenti per la navigazione, essenziali su un imbarcazione che tra qualche mese dovrà affrontare un giro del mondo. »
Oltre alle verifiche degli impianti tecnici e del materiale indispensabile a bordo, Giancarlo voleva aumentare la sintonia con la barca su cui dovrà trascorrere più di tre mesi durante il giro del mondo.
« La barca ed io siamo un binomio vincente. Durante questa regata ho incominciato ad avere i miei automatismi e a bosrdo mi sento come nel salotto di casa mia. È piacevole ! Le barche a foil sono dure ma inizio a capirle sempre di più. So quando la barca mi chiede più potenza e quando è il caso di rallentare.»
Una bella rimonta nel finale
« I problemi all’elettronica che ho avuto inizialmente sono stati un freno reale alle performance. Ma nel corso della regata la mia conoscenza della barca è aumentata e migliorata. In quattro giorni, ho superato quattro dei miei avversari: è stato incoraggiante e stimolante al contempo. Grazie ad una buona strategia e un piccolo cambio della meteorologia a fine regata ho avuto veramente la possibilità di liberare la potenza dell’IMOCA. » Ha commentato lo skipper di Prysmian Group all’arrivo.
L’iniziativa solidale : 1 clic = 1 m, il successo più importante
Per Giancarlo e il suo team, navigare sugli IMOCA e partecipare ad eventi sportivi internazionali deve avere non solo uno scopo sportivo ma anche e soprattutto “solidale”. Nel corso del mese di luglio, in accordo con Electriciens sans frontières e Prysmian Group, partner di Giancarlo, si è deciso di evidenziare e promuovere un progetto per raccogliere i cavi elettrici necessari per assicurare nuovamente la fornitura di elettricità agli edifici pubblici e comunitari in tutta Dominica, dopo che quest’isola caraibica è stata devastata da un uragano tre anni fa. L’operazione “1clic = 1 m” ha permesso di raccogliere già 3208 metri di cavo.
La solidarietà può essere un valore chiave nella ricostruzione del mondo post-lockdown. È con questo spirito che nasce l’iniziativa “1 click = 1 metro”, ideata da Prysmian Group e Electriciens sans frontières, associazione senza scopo di lucro che il colosso italiano sostiene da tempo nella sua missione di portare l’accesso all’energia elettrica alle popolazioni che ne hanno bisogno.
La solidarietà, il fare qualcosa per gli altri, per le persone, 4PEOPLE, è lo spirito che anima le azioni comuni di Electriciens sans frontières e Prysmian Group, tra cui la sponsorizzazione del progetto Vendée Globe affidato a Giancarlo, da 13 anni skipper dell’azienda leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni.
La missione dell’associazione Electriciens sans frontières viene valorizzata attraverso il progetto velico di Giancarlo, che porterà questo spirito di solidarietà in tutto il pianeta grazie alla partecipazione ad una delle più dure prove sportive: il giro del mondo in solitario e senza scalo, il Vendée Globe, che partirà l’8 novembre.
Ispirandosi a varie iniziative volte a raccogliere donazioni, gli attori del progetto Vendée Globe 2020 Prysmian Group, hanno deciso di lanciare l’operazione “1 clic = 1 metro”. Durante tutto il mese di luglio, questa iniziativa permetterà di raccogliere i cavi elettrici necessari per assicurare nuovamente la fornitura di elettricità agli edifici pubblici e comunitari in tutta Dominica, dopo che quest’isola caraibica è stata devastata da un uragano tre anni fa.
Un fundraising solidare
Nel settembre 2017, l’uragano Maria ha devastato l’isola di Dominica: oltre alla drammatica perdita di vite umane, il 98% degli edifici è stato danneggiato o distrutto, e praticamente tutta la rete elettrica dell’isola è stata compromessa. A causa di questa calamità naturale gli ospedali e i centri sanitari hanno smesso di avere accesso ad elettricità ed energia e non sono stati in grado di fornire assistenza agli abitanti. Due anni fa, spinto dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Energia della Dominica, Électriciens sans frontières ha iniziato un’importante campagna di rinnovamento e transizione energetica. Sono stati installati pannelli solari che all’occorrenza possono essere smontati, permettendo agli isolani di essere autosufficienti in caso di un nuovo uragano, riducendo al contempo le emissioni di gas ad effetto serra dell’isola.
La ricostruzione del sistema elettrico all’interno dei centri sanitari ancora in corso è realizzata dai volontari di Électriciens sans frontières, che stanno fornendo una vasta gamma di apparecchiature elettriche.
Ispirati da questo progetto di solidarietà umanitaria, i protagonisti coinvolti nel progetto Prysmian Ocean Racing hanno deciso di unirsi per velocizzare il processo di ricostruzione:
Giancarlo Pedote sarà il testimonial dell’iniziativa, e utilizzerà i suoi canali di comunicazione per mettere in evidenzia l’operazione “1 click = 1 metro”
Prysmian Group si impegna a fornire i metri di cavi che corrisponderanno al munero di like ottenuti grazie alla campagna di raccolta fondi
Électriciens sans frontières, attivo in loco, installerà questi cavi.
#1clic=1metro
Per tutto il mese di luglio, e durante la regata Vendée Arctique Les Sables d’Olonne che partirà il prossimo 3 luglio, tutti i post del progetto Prysmian Ocean Racing pubblicati su Facebook (www.facebook.com/PrysmianOceanRacing) e Instagram (www.instagram.com/prysmianoceanracing) consentiranno di raccogliere cavi elettrici: ogni volta che qualcuno metterà “Mi piace” su uno di questi post, Prysmian Group fornirà 1 m di cavo ai volontari di Électriciens sans frontières, che li utilizzeranno per terminare la ricostruzione dei centri sanitari della Dominica.
Giancarlo ha commentato: “Sono contento ed orgoglioso che la mia partenza per la prima regata post – lockdown segni anche l’inizio di questa iniziativa solidale in cui credo molto. Noi marinai sappiamo bene quanto è importante l’energia per sopravvivere. Il contributo che cercherò di dare attraverso il mio progetto sportivo è quello di far conoscere e dare visibilità all’operato di Electriciens sans frontières che viene da anni sostenuto da Prysmian Group, e aiutare quindi delle persone, #4PEOPLE“.
Dopo aver confermato la data della nona edizione del Vendée Globe e il numero massimo di partecipanti (35 skipper), gli organizzatori hanno annunciato l’apertura di un villaggio, in previsione dei differenti sviluppi dell’emergenza sanitaria.
Partenza l’8 novembre, al largo de Les Sables d’Olonne.
Lunedì 8 giugno, una data simbolica, la Giornata Mondiale dell’Oceano, il Consiglio di Amministrazione di SAEM Vendée, la società organizzatrice della Vendée Globe, ha confermato le dichiarazioni del 12 maggio di Yves Auvinet ed ha annunciato la decisione di istituire un villaggio di partenza.
Nonostante i termini di accesso a questo villaggio siano ovviamente ancora da definire, in base alle raccomandazioni sanitarie che saranno attuate in autunno, gli organizzatori annunciano la data di apertura: sabato 17 ottobre, il giorno dopo l’ultimo giorno utile per l’arrivo delle barche al porto di Les Sables d’Olonne.
Questo concederà tre settimane di tempo agli appassionati di vela per andare ad ammirare i tecnologici monoscafi e vedere gli skipper in preparazione per la loro grande sfida. Un momento essenziale per garantire la magia e mantenere la leggenda di questo straordinario evento che ha riunito diversi milioni di spettatori durante l’edizione precedente, compreso il mitico passaggio nel canale de Les Sables alla partenza e al ritorno dei marinai.
« Ci eravamo impegnati a portare certezze alla flotta Vendée Globe, partner e istituzioni. Siamo orgogliosi di aver mantenuto l’evento sportivo e l’inizio della nona edizione l’8 novembre. La gara si svolgerà e sarà senza dubbio una delle più seguite e attese della storia ». Yves Auvinet, président de la SAEM Vendée.
Gli skipper
A seguito dell’emergenza sanitaria, gli organizzatori hanno cambiato la data di chiusura per la registrazione (e il termine ultimo per completare i corsi di qualificazione complementari) dei candidati, portandola dal 1° luglio al 1° settembre, sapendo che la stragrande maggioranza degli skipper in partenza parteciperà il 4 luglio alla nuova gara La Vendée-Arctic-Les Sables d’Olonne, 3.600 miglia.
Il 1° novembre potranno partire al massimo 35 candidati. A 5 mesi dalla partenza, 18 skipper sono ufficialmente registrati e 17 devono, secondo la definizione dell’organizzatore, “finalizzare la loro registrazione”: o con un percorso di qualificazione di 2.000 miglia da completare (per sette di loro) o con una traversata oceanica o prova equivalente (per quattro skipper). Sei di questi 17 marinai che in teoria sono già qualificati, devono solo confermare la loro partecipazione.
11 i paesi sulla linea di partenza, tra cui l’Italia, rappresentata da Giancarlo.
CINQUE DATE DA RICORDARE DA QUI ALL’8 NOVEMBRE
Sabato 4 luglio: partenza della Vendée-Arctic-Les Sables d’Olonne
Un circuito di 3.600 miglia con partenza e arrivo bagnato davanti alla Sables d’Olonne, con punti di attraversamento nell’Islanda occidentale e a nord delle Azzorre.
Martedì 1 settembre: chiusura delle iscrizioni
Sette skipper devono ancora completare un corso di qualificazione complementare in solitario di 2000 miglia, convalidato dal Direzione di Gara. Inizialmente stabilito il 1° luglio, il periodo per il completamento di questo corso di qualificazione supplementare è esteso al 1° settembre. Questa data è anche il termine per la registrazione.
Giovedì 17 settembre: conferenza stampa
È a Parigi, al Palais Brongniart, che si terrà la conferenza stampa del Vendée Globe. Una data utile e simbolica per tutti: un mese prima dell’apertura del villaggio di partenza.
Venerdì 16 ottobre: arrivo al “pontoon del Vendée Globe”
Le barche che partciperanno alla 9a edizione del Vandée Globe dovranno essere presenti al “pontoon del Vendée Globe” de Les Sables d’Olonne venerdì 16 ottobre prima delle 19.00.
Sabato 17 ottobre: apertura del villaggio
Domenica 8 novembre, 13:02: partenza del9o edizione del Vendée Globe.
La partenza sarà data dalla boa “Nouch Sud” al largo delle Sables d’Olonne.
L’evento assumerà la sua piena dimensione dalle prime ore del giorno, con la partenza dai pontoni e la mitica discesa del canale de Les Sables d’Olonne.
AGGIORNAMENTO SUGLI SKIPPERS
18 iscritti:
Fabrice Amedeo (Newrest – Arts & Fenêtres), Romain Attanasio (Pure – Best Western), Alexia Barrier (4myPlanet), Yannick Bestaven (Maître CoQ IV), Jérémie Beyou (Charal), Arnaud Boissières (La Mie Câline – Artisans Artipôle), Manuel Cousin (Groupe Sétin), Clarisse Crémer (Banque Populaire X), Charlie Dalin (Apivia), Samantha Davies (GBR, Initiatives-Cœur), Benjamin Dutreux (Water Family – Oceania Hôtels), Kevin Escoffier (PRB), Boris Herrmann (ALL, Seaexplorer – Yacht Club de Monaco), Jean le Cam (Yes we Cam !), Stéphane le Diraison (Time for Oceans), Miranda Merron (GBR, Campagne de France), Giancarlo Pedote (ITA, Prysmian Group), Alan Roura (SUI, La Fabrique).
17 skipper devono finalizzare la loro registrazione:
7 devono completare un percorso di qualificazione complementare: Louis Burton (Bureau Vallée 2), Conrad Colman (USA et NZ, Ethical Racing), Didac Costa (ESP, One Planet One Ocean), Sébastien Destremau (AUS et FRA, Merci), Sébastien Simon (Arkea – Paprec), Alex Thomson (GBR, Hugo Boss) et Nicolas Troussel (Corum L’Epargne).
4 devono completare una regata in solitario transatlantica (o equivalente) per convalidare la loro qualifica : Isabelle Joschke (ALL et FRA, Macsf), Clément Giraud (Monsieur et Madame), Kojiro Shiraishi (DGM Mori) et Armel Tripon (L’Occitane en Provence) .
6 hanno già risposto ai vincoli sportivi ma devono confermare l’iscrizione : Ari Huusela (Stark), Eric Nigon (Vers un monde sans Sida), Thomas Ruyant (LinkedOut), Damien Seguin (Groupe Apicil), Maxime Sorel (VandB – Mayenne).