Giancarlo Pedote è stato il quinto italiano ad aver partecipato al Vendée Globe. Una delle prove sportive più dure: il giro del mondo in solitario, senza assistenza e senza scalo. Un’esperienza che lascia il segno.
Dopo aver passato 80 giorni in mare, percorrendo tutti gli oceani del mondo a bordo dell’IMOCA Prysmian Group; dopo essere arrivato ottavo, il 28 gennaio 2021, Giancarlo Pedote è tornato con un rinnovato amore per questo patrimonio naturale dell’umanità. E con la voglia di proteggerlo.
“Di fronte all’Oceano mi sono sentito piccolo, impotente, sognatore. Parte del tutto. All’Oceano ho chiesto di farmi passare, senza mai pretese, consapevole che ero io l’ospite e che lui aveva il diritto di essere. Questo suo diritto è strettamente legato al nostro. Se lui non è, noi non possiamo essere. L’Oceano copre oltre il 70% della superficie terrestre ed ha un ruolo fondamentale per la vita del pianeta e l’equilibrio climatico. All’Oceano ho chiesto, all’Oceano ho promesso: che sarei tornato e avrei fatto qualcosa per proteggerlo”. Ha dichiarato Giancarlo Pedote, convinto che sono i piccoli gesti che contano, che fanno la differenza.
“Uomo e ambiente devono vivere in armonia, nell’equilibrio del tutto. Sto cercando di insegnare questo ai miei figli. Questa estate raccoglievamo insieme i pezzi di plastica che trovavamo in mare. Una piccola cosa, lo so, ma se ognuno di noi facesse qualcosa di piccolo la somma darebbe un grande risultato”.
L’incontro di Giancarlo Pedote con l’Unesco
Giancarlo Pedote ha parlato di questo suo amore per l’Oceano all’Unesco, incontrando Francesca Santoro, Programme Specialist IOC UNESCO. Le ha parlato della sua voglia di sensibilizzare alla protezione dell’Oceano, di mettersi a disposizione per azioni concrete che possano aiutare la sua salvaguardia. Ed è così che l’UNESCO ha coinvolto il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. Un centro di ricerca multidisciplinare che promuove il dialogo tra scienziati, decisori politici e opinione pubblica per sostenere decisioni e provvedimenti a beneficio della società e dell’ambiente. La Fondazione CMCC sviluppa sistemi di previsioni del mare per l’oceano globale, e nell’ambito di Copernicus per il Mar Mediterraneo e il Mar Nero. La fondazione inoltre sviluppa sistemi innovativi di osservazione dell’oceano.
La condivisione di intenti di Giancarlo Pedote e Prysmian Group
Giancarlo Pedote ha parlato di questo suo desiderio anche al suo storico sponsor Prysmian Group, che ha sempre considerato un compagno con cui condividere. Prysmian Group, che ha una particolare attenzione per l’ambiente, ha subito reagito con entusiasmo. Ha messo a disposizione del progetto la tecnologia PRY-CAM, sviluppata dalla divisione Electronics del Gruppo. Questa tecnologia, adeguatamente personalizzata in collaborazione con la Fondazione CMCC, verrà installata sull’imbarcazione e sarà in grado di raccogliere dati utili che verranno messi a disposizione degli scienziati in forma totalmente gratuita.
“Le “malattie” dell’oceano sono molteplici, ma come dice Sylvia Earle, la più grave è la mancanza di conoscenza”, ha dichiarato Francesca Santoro.
“I dati scientifici non sono mai fini a sé stessi (tranne in casi davvero rarissimi!) ma servono ad aumentare la nostra conoscenza del Mare che è alla base della soluzione delle sue problematiche. Come diceva Lord Kelvin “If you can not measure it, you can not improve it”. I dati di cui la comunità scientifica ha bisogno sono tantissimi e non si possono descrivere in poche righe. A noi oceanografi piace dire che conosciamo meglio la superficie della Luna di quando non conosciamo le profondità del nostro oceano. Con il progetto sportivo di Giancarlo Pedote e grazie alla tecnologia e le conoscenze messe a disposizione di Prysmian Group e dalla Fondazione CMCC, potremo aggiungere gocce di conoscenza, un servizio enorme per la salute del Mare.”
L’impegno di Prysmian Electronics
“Viviamo in un’epoca in cui le nostre azioni sono sempre più guidate dalle informazioni che si ricavano dalla lettura dei dati e quanto più il dato è oggettivo, tanto maggiore è l’impatto che esso ha sulle decisioni e sulle azioni intraprese a seguire. L’impegno che Prysmian Group dedica ai temi della sostenibilità e della salvaguardia del pianeta vuole essere il più concreto possibile, per questo abbiamo aderito con entusiasmo al progetto”, ha dichiarato Roberto Candela, CEO di Prysmian Electronics. “Siamo orgogliosi di poter mettere la nostra tecnologia al servizio della scienza per acquisire con la maggior precisione possibile dati che potranno essere di aiuto nel comprendere in maniera sempre più consapevole l’impatto che l’uomo ha sull’ambiente”, ha aggiunto.
“La conoscenza è sempre stato un mio credo: conoscere la situazione in cui siamo, senza nascondersi, è il vero primo coraggio, e la base minima per agire” aggiunge Giancarlo.
“Siamo parte del mondo, e il mondo è parte di noi, è la nostra casa. Dobbiamo sapere cosa succede nella nostra casa, dobbiamo prendercene cura e proteggerla. Ogni singolo atto conta, e in tutto ciò che facciamo, possiamo fare qualcosa per il Pianeta. Non c’è bisogno di fare qualcosa di straordinario: basta fare bene quello che stiamo facendo. Per questo mi sono detto: navigando, raggiungo dei luoghi inesplorati e parlo con le persone. Cosa posso fare oltre ai semplici quotidiani gesti? Posso mettere a disposizione la barca sulla quale navigo e parte del mio tempo e delle mie energie; posso mettere a disposizione me stesso per fare qualcosa come persona e in quanto sportivo. E sono lieto che Prysmian Group, in quanto attore tecnologico di primo livello, abbia deciso di seguirmi mettendo a disposizione le sue conoscenze.”
Tecnologia per aiutare l’ambiente; sport a disposizione dell’ambiente.
Il progetto sportivo di Giancarlo Pedote ha l’obiettivo di una nuova partecipazione al Vendée Globe, nell’edizione 2024/25. Fino ad allora sono previste varie regate internazionali, che porteranno Giancarlo a navigare in differenti oceani.
La barca di Giancarlo sarà dotata di sensori per il rilevamento della temperatura e della salinità dell’acqua, progettati e istallati in collaborazione fra Prysmian Electronics e il la Fondazione CMCC. “Istalleremo, con la collaborazione di Prysmian Electronics, nuovi sensori per misurare ad esempio, in maniera efficiente, la temperatura e la salinità dell’oceano. Questi dati saranno controllati e distribuiti a tutti gratuitamente attraverso le reti europee quali EMODNET e Copernicus Marine Service”, ha dichiarato Giovanni Coppini, oceanografo, Direttore della Divisione Previsioni oceanografiche e Applicazioni del CMCC e coordinatore di previsioni del Mar Mediterraneo del Servizio Europeo di Copernicus.
I dati rilevati dai sensori verranno acquisiti, digitalizzati e trasmessi alla Fondazione CMCC con l’innovativa tecnologia PRY-CAM sviluppata dal Gruppo, tramite dispositivi di acquisizione PRY- CAM MINILOG. I dati verranno poi analizzati e validati dal CMCC e messi a disposizione delle comunità scientifiche internazionali attraverso la piattaforma Emodnet e Copernicus, in forma totalmente gratuita e divulgativa, in modo da poter essere utilizzati al fine di monitorare lo stato di salute degli Oceani. Questi parametri consentiranno anche l’affinamento di modelli matematici previsionali con l’obiettivo di rendere chiaro l’impatto dell’essere umano sullo stato del pianeta.
Questo sistema di acquisizione e trasmissione dei dati verrà installato sull’IMOCA Prysmian Group durante il cantiere invernale e verrà impiegato durante le regate successive, arrivando a raccogliere dati in zone del pianeta poco accessibili con i normali strumenti di rilevazione. La Fondazione CMCC metterà a disposizione di Giancarlo e tutti i coloro che navigano, le previsioni del mare (es. correnti ad alta risoluzione e onde) che elabora per aiutare marinai più o meno esperti a navigare in sicurezza. I dati raccolti dall’imbarcazione di Giancarlo Pedote aiuteranno a verificare e migliorare la qualità delle previsioni, per beneficio dell’Oceano e di tutti.
Un progetto educativo. Giancarlo Pedote: un uomo, un padre a disposizione dell’ambiente.
Giancarlo ha il desiderio di sensibilizzare a prendersi cura del pianeta, facendo e chiedendo a ciascuno di fare qualcosa, anche di piccolo, per la propria vita.
Padre di due bimbi di 6 e 8 anni, già autore di due testi didattici, Giancarlo Pedote sa quanto i piccoli possano essere sensibili alla natura. Per questo, oltre a impegnarsi a divulgare una cultura per l’Oceano, scriverà un libro di buone pratiche dedicato ai più piccoli, in collaborazione con pedagogisti e ricercatori oceanografici.