Giancarlo e Electriciens sans frontières sono attivi nella lotta al Coronavirus e, con l’entusiasmo di Prysmian Group, hanno subito aderito al progetto Velisti in Azione.
«Quando mi hanno proposto di aderire a quest’iniziativa, ho subito accettato, perché ritengo che in questo momento sia molto importante aiutare le persone in difficoltà. È lo spirito del nostro progetto IMOCA, lo spirito che chiamiamo #4PEOPLE. Uno spirito di solidarietà che ho ritrovato subito e che subito ho condiviso con l’associazione Electriciens sans frontières, impegnata con difficoltà nella lotta al Coronavirus in tutte quelle zone rurali che spesso vengono dimenticate» racconta Giancarlo.
«Siamo tutti sulla stessa barca, in questo momento. Non ci sono confini e credo sia giusto non scordarsi di chi non ha ancora accesso a una fonte stabile di energia elettrica o non ha accesso all’acqua, due elementi fondamentali per combattere il diffondersi della pandemia e aiutare tanti medici a poter utilizzare gli strumenti ospedalieri con regolarità, a poter conservare le medicine alle giuste temperature, a poter ricaricare i propri telefoni per restare in contatto con centri più specializzati. E permettere a tante persone di potersi lavare le mani in acque pulite. Sembra incredibile, ma è così».
L’idea
Nato da un’idea di Giorgio Scarpa, Velisti in Azione è un progetto per cui alcuni velisti mettono il loro tempo a disposizione contro il Coronavirus.
Giorgio Scarpa è un velaio italiano che in concomitanza dell’emergenza Coronavirus ha convertito la propria produzione in mascherine e “visiere” in plastica. Si è subito attivato ad aiutare gli altri, soprattutto operatori sanitari e forze impiegate in prima linea contro la pandemia. In seguito ha chiesto ad alcuni velisti di mettere all’asta una loro giornata in cambio di fondi che verranno destinati alla lotta al Coronavirus.
Giancarlo, Electriciens sans frontières e Prysmian Group hanno accettato con entusiasmo: partecipando all’asta online su Charity Stars, è possibile aggiudicarsi una giornata con Giancarlo.
L’iniziativa può interessare un gruppo di persone, aziende, o singoli privati. Chi si aggiudicherà l’asta, potrà passare una giornata con Giancarlo quando sarà in Italia, piuttosto che andare in Francia e visitare l’IMOCA Prysmian Group.
I fondi raccolti dall’asta relativa alla giornata con Giancarlo saranno devoluti a Electriciens sans frontières. L’associazione lavora ogni giorno per fornire accesso all’energia e all’acqua alle popolazioni meno abbienti.
Un lavoro fondamentale, che permette agli operatori sanitari che lavorano in zone rurali, di lottare contro le emergenze sanitarie quali il Covid. Rendere possibile utilizzare i macchinari necessari ed alimentare i sistemi di sanificazione dell’acqua sono i primi passi basilari in questa lotta. Electriciens sans frontières, inoltre, si sta già mobilitando per aiutare nella fase del post Covid, che sarà critica dal punto di vista economico.
In un momento in cui il virus si sta diffondendo in tutto il mondo, sono le popolazioni più isolate a pagarne il prezzo maggiore.
L’accesso all’energia e all’acqua sono essenziali per far fronte a una pandemia. Electriciens sans frontières lo sa.
La mancanza di accesso all’energia o all’acqua, che era già drammatica per quasi un miliardo di persone, aggraverà ulteriormente le conseguenze dell’epidemia.
- Come rispettare le norme igieniche, essenziali per limitare la diffusione del virus, se non è nemmeno possibile avere acqua pulita nelle vicinanze?
- Come attuare misure di distanziamento sociale, o confinamento, in assenza di mezzi di telecomunicazione, che richiedono elettricità?
- E come fornire assistenza di qualità, quando oltre il 70% degli ospedali nell’Africa sub-sahariana non ha un accesso affidabile all’elettricità?
I progetti di Electriciens sans frotnières stanno già contribuendo alla lotta contro il coronavirus
L’azione di Electriciens sans frontières riguarda principalmente le strutture collettive, in particolare i centri sanitari (più di 200 negli ultimi anni). Portando la luce in un dispensario nella savana, consentendo a un centro di conservare le medicine al fresco, dotando un ospedale di un’alimentazione elettrica sicura e compatibile con l’uso di apparecchiature adeguate, l’associazione ha rafforzato le capacità di assistenza locale per i malati, fornendo non solo soluzioni tecniche ma anche e soprattutto le competenze per mantenerle funzionanti.
Inoltre, metà dei progetti di Electriciens sans frontières riguarda l’accesso all’acqua. Senza sapone o acqua, il rispetto delle norme igieniche è impossibile: queste azioni sono particolarmente importanti durante una crisi sanitaria.
Alassane, direttore di un centro di accoglienza per bambini in difficoltà nel Burkina Faso, testimonia:
«L’implementazione di misure di prevenzione per combattere la diffusione di Covid-19 è possibile grazie al punto d’acqua di cui disponiamo grazie all’intervento di Electriciens sans frontières. Sono preoccupato, ma per il momento tutti i bambini stanno bene».
Nel 2017, i volontari di Electriciens sans frontières hanno messo in funzione un pozzo e una pompa all’interno di un centro di accoglienza, la cui elettrificazione degli edifici ha consentito l’avvio di una fabbrica di sapone. Attualmente, questa fabbrica di sapone è in piena attività per soddisfare le crescenti esigenze: rifornisce in particolare gli abitanti più anziani dei villaggi e i centri sanitari dei dintorni.
La solidarietà internazionale è una delle soluzioni alle sfide attuali
Oltre alla catastrofe umana incombente, la pandemia rallenterà enormemente l’economia dei paesi colpiti. I paesi in via di sviluppo, che stavano già affrontando grandi sfide prima di questa crisi sanitaria e le cui strutture sanitarie non sono in grado di fronteggiarla, ne usciranno ancora più vulnerabili. All’interno di questi paesi, le popolazioni più isolate, la cui situazione economica è la meno stabile, saranno quelle più colpite.
Pertanto, diventa ancora più necessario che le popolazioni svantaggiate dispongano di strutture e competenze collettive per accedere ad acqua e energia sostenibile.
Per affrontare la situazione attuale e preparare il futuro, Electriciens sans frontières si sta mobilitando per offrire una risposta in più fasi, in base all’evoluzione delle possibilità di intervento. Dall’invio urgente di materiale, alla preparazione di azioni sul campo, quali rafforzare le strutture sanitarie o riabilitare installazioni che potrebbero essere troppo sollecitate.
L’attuale crisi sanitaria, come le sfide climatiche e la necessità di giustizia sociale, giustifica pienamente la lotta di Électriciens sans frontières.
PARTECIPA ALL’ASTA: www.charitystars.com/product/un-giornata-con-giancarlo-pedote-it